Piero Pompili – Resistenze
La galleria, come un grande contenitore ospita un’installazione fotografica costituita da 12 opere.
Comunicato stampa
La galleria, come un grande contenitore ospita un’installazione fotografica costituita da 12 opere.
Sono l’estratto di un grande corpus che l'artista ha realizzato nel corso degli ultimi dieci anni.
Quello che Piero Pompili con profonda ostinazione continua ad inseguire, a percorrere, è il corpo umano come fosse una grande “montagna incantata”.
E così Pompili con mano gentile ci conduce in un sottosuolo pullulante di corpi, di anime, in un’atmosfera se vogliamo monastica e ascetica, che l’artista con la sua magia poetica del bianco e nero ha saputo creare, portandola a sublime…con l’avanzare della tenera notte…
Ecco, le sue foto possiedono una vibrazione interiore: ci inseguono, ci interrogano, suscitano in noi pensieri reconditi, remoti.
Il tocco magico che Pompili con gentilezza riesce a restituire, è frutto di una sua forza innata, un daimon di cui l’artista non intende proprio liberarsi.
Come un cavaliere errante, oppure un naufrago, ha percorso le vite della sua fragile e feroce umanità, ha toccato le loro ferite, ascoltato le pulsazioni, intuito le loro lacerazioni, pur essendo anche la lacerazione, il suo tema interiore.
Per Pompili è un continuo giocare tra la vita e la morte, un camminare sul filo di una fredda e lucente lama d’acciaio.
Ma è lui stesso che non si ferma alla superficie delle cose, va in profondità, affonda il suo coltello nella carne del corpo… negli abissi dell’anima… nei misteri della vita.
“Piero Pompili”
La mostra è arricchita da una pubblicazione con una introduzione di Simona Marchini e un testo critico di Marco Di Capua.