Pierre Cardin / Kris Ruhs
La mostra rende omaggio a Pierre Cardin, straordinario precursore di forme e idee attraverso i progetti di design che negli anni Settanta hanno definito la visione del grande couturier. E installazione ambientale di Kris Ruhs.
Comunicato stampa
“I miei mobili sono sculture. Mi piace lavorare come uno scultore, è la mia vita, la mia passione, la mia felicità e la mia gioia. La ragione del mio lavoro.” Pierre Cardin
In occasione del Salone del Mobile 2017, la Galleria Carla Sozzani presenta
Pierre Cardin. Les Sculptures Utilitaires.
La mostra rende omaggio a Pierre Cardin, straordinario precursore di forme e idee attraverso i progetti di design che negli anni Settanta hanno definito la visione del grande couturier.
Le “Sculptures Utilitaires” sono arredi e luci in cui Pierre Cardin, lo scultore della moda, traduce le sue figure geometriche, i tagli simmetrici, le curve, nell’arredo quotidiano. «Ragiono come uno scultore, creo una forma. È un procedimento per cui ciò che conta è la creazione di una linea che non c’era prima. E che è destinata a durare».
Da questo percorso nascono forme futuristiche che conciliano le tecniche della lacca tradizionale e dell’ebanisteria con le geometrie elementari. L'intuizione innovativa di Pierre Cardin diventa struttura e componente estetica.
Dice Pierre Cardin: «Volevo dar forma a mobili come a sculture da poter guardare da diverse angolazioni come i corpi che vesto».
Mobili spaziali, lampade lunari, oggetti funzionali come armadi, cassettiere, scaffali, sono progettati da più prospettive e la loro funzionalità viene quasi nascosta dalla superficie laccata.
Con le parole di Maurice Rheims de l’Académie française «Una vera evoluzione si verifica nel design di Pierre Cardin, là dove l’idea di un mobile dà luogo a un’immagine scolpita. Di rado nelle arti decorative abbiamo potuto percepire come l’artigiano fosse toccato dalla grazia».
Pierre Cardin, 1922, di origine italiana e di formazione francese, è stato il primo designer
a creare il prêt-à-porter nel 1959 sfilando dai grandi magazzini Printemps; il primo a creare
la collezione moda per l’uomo nel 1960; il primo ad andare in Giappone, in Cina e in Russia aprendo boutiques; il primo ad applicare le licenze nella distribuzione di prodotti che non fossero solo abbigliamento, il primo ad allestire mostre e il primo a vestire ogni ambito del vivere, dagli occhiali ai ristoranti, dalle navi agli aerei.
Profondamente attratto dal mondo del teatro e del cinema, Cardin ha lavorato con Jean Cocteau e Jeanne Moreau, fino ad aprire nel 1970 a Parigi, l’Espace Pierre Cardin, dedicato
al teatro, al cinema e alla danza, e a fondare nel 2000 il Festival Château Lacoste in Provenza.
Nel 2006 ha disegnato le coreografie di Marco Polo per l’Opera di Pechino. Nel giugno 2016 Pierre Cardin ha prodotto Dorian Gray al Teatro La Fenice di Venezia e ha disegnato i costumi. Nel novembre dello stesso anno ha luogo la sfilata Pierre Cardin per settanta anni di Design all’Institut de France a Parigi. Nella primavera 2017 presenterà il libro «Seventy Years
of Design» di Jean-Pascal Hesse, Assouline editore.
Tra i molteplici riconoscimenti, i tre Gold Thimbles dalla Haute-Couture di Francia nel 1977, 1979, 1982; la Legione d’onore nel 1982, la nomina ad Ambasciatore Onorario dall’Unesco
nel 1991 e a Membro dell’Académie des Beaux Arts nel 1992, Goodwill Ambassador FAO
nel 2009, il Legend Award della città di New York nel 2010, il Leone d’Oro della Regione
Veneto nel 2012, l’ Ordine dell’Amicizia della Federazione Russa nel 2014.