Pietro Bandini – Animha
Animha. Il bianco e nero delle fotografie sembra lasciare davanti agli occhi un’immagine vissuta, triste e malinconica. Personaggi senza tempo colti in un istante scelto per cercare di testimoniare l’emozione di qualcosa di profondo.
Comunicato stampa
Animha. Il bianco e nero delle fotografie sembra lasciare davanti agli occhi un’immagine vissuta, triste e malinconica. Personaggi senza tempo colti in un istante scelto per cercare di testimoniare l’emozione di qualcosa di profondo. Qualcosa che sentono e che forse vorrebbero dire, ma l'animha è muta e nulla infrange il silenzio che domina. Interpretare è la sfida, osservando il tutto nei minimi dettagli.
La tecnica utilizzata è quella della doppia esposizione del fotogramma a luce naturale. Pellicola bianco e nero, senza interventi di postproduzione.
Pietro Bandini
Vive, lavora e pensa attorno a Parma.Da sempre interessato a fotografia, musica e arti visive, dal 1996 è fotografo ufficiale del Parma Jazz Frontiere Festival, e da allora inizia un viaggio fotografico nel mondo della musica creativa, sempre cercando di privilegiarne gli aspetti umani ed emozionali. Partecipa a numerosi workshop con i grandi esponenti della fotografia musicale di tutto il mondo e segue vari eventi e festival di musica in Italia e all'estero.
Collaboratore per anni della rivista Jazzit e del Festival Internazionale della Chitarra Niccolò Paganini, nel 2004 è socio fondatore dell'agenzia fotografica di cultura e spettacolo Phocus Agency. Sempre nel 2004 viene pubblicato il suo primo libro per immagini, Zone, imperniato sulle categorie del “sentire” umano (e animale).
Nel 2008 esce invece The book is on the table, un lavoro monografico sul Jazz festival di Parma.
Dal 2011 iniziano in varie città le mostre personali e collettive nel settore della fotografia artistica contemporanea, campo in cui da anni porta avanti una personale ricerca dell'immagine lavorando su pellicola in bianco e nero e privilegiando la luce naturale.