Pietro D’Angelo / Moshe Gordon

Informazioni Evento

Luogo
ERMANNO TEDESCHI GALLERY
Via Del Portico D'ottavia 7, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
06/06/2013

ore 18,30

Artisti
Pietro D’Angelo, Moshe Gordon
Generi
arte contemporanea, doppia personale

Creatività e innovazione nell’uso dei materiali si fondono con armonia a creare l’opera, rappresentando ed accomunando il lavoro dei due artisti in un risultato altamente simbolico. L’oggetto di uso quotidiano che è la carta per Gordon e la graffetta per D’Angelo, vengono decontestualizzati ed elaborati per dare vita all’opera d’arte.

Comunicato stampa

Giovedì 6 Giugno la Ermanno Tedeschi Gallery di Roma inaugura la mostra collettiva dell’artista israeliano Moshe Gordon e del palermitano Pietro D’Angelo.
Creatività e innovazione nell’uso dei materiali si fondono con armonia a creare l’opera, rappresentando ed accomunando il lavoro dei due artisti in un risultato altamente simbolico.
L’oggetto di uso quotidiano che è la carta per Gordon e la graffetta per D’Angelo, vengono decontestualizzati ed elaborati per dare
vita all’opera d’arte.
La personale scelta di Moshe Gordon volta all’impiego di un materiale povero come la carta di un giornale o di un libro, il cartone delle confezioni di bibite o la carta di caramelle, associate ad un lungo lavoro di rielaborazione della sua materialità, portano ad un prodotto artistico in cui
materia, colore ed aspetto figurativo si amalgamano perfettamente creando un risultato armonico ed equilibrato. Piccoli alberi dalle forme essenziali e
stilizzate,grandi ruote a cerchi concentrici e micro-raccolte di enciclopedie affiancate, che paiono scaffali di piccole biblioteche, sono i soggetti che Gordon raffigura nelle sue opere presentate per la prima volta in Italia.
La graffetta per Pietro D’Angelo ha la proprietà di farsi attraversare dalla luce e di rendere visibile ciò che nella realtà è invisibile. La scultura tende così a varcare il suo limite dando spazio a giochi ottici ottenuti dalla luce riflessa dalle graffette nel rapporto tra pieno e vuoto. Le sue accumulazioni e stratificazioni di oggetti si presentano come un rivestimento, una sorta di abito,una seconda pelle per le sculture dell’artista.
Questa seconda pelle, pur essendo comunque frammentaria perché realizzata da piccole parti assemblate, si risolve armonicamente nello spettacolo artistico reale ed insieme onirico che ci offre l’opera di Pietro D’angelo.
Nel corso della serata verrà presentato Skart, il Pocket Magazine di Arte Contemporanea e Design che, da Torino e Milano è approdato anche a Roma.