Pietruccia Bassu – Vitef
Da oltre un decennio la poetica di Pietruccia Bassu rinnova il senso di appartenenza ad una tradizione, ad una storia, costruendo progetti sul senso di continuità e di riappropriazione della memoria.
Comunicato stampa
Da oltre un decennio la poetica di Pietruccia Bassu rinnova il senso di appartenenza ad una tradizione, ad una storia, costruendo progetti sul senso di continuità e di riappropriazione della memoria. La sua idea di fondo è quella di ritrovare nelle pratiche e nei linguaggi del contemporaneo, la possibilità di tramandare gesti, tecniche, particolari che appartengono alla tradizione sarda e a quella della sua famiglia in particolare. L’artista sassarese appartiene quindi a quella corrente che vede nell’arte contemporanea la possibilità di preservare i dati antropologici di varie generazioni, le consuetudini ormai dimenticate o fatte diventare semplicemente dei ricordi da mettere in soffitta. L’arte come conservazione, non a caso il luogo scelto per questa esposizione è un archivio, un deposito di tracce del passato che vengono organizzate per rispondere alle domande del futuro.
Del resto l’arte contemporanea non solo fornisce un luogo di conservazione per pratiche di ultura materiale, ma è anche un modo per rinnovare la tradizione, per spostarla su un piano di rinnovata contemporaneità. L’artista mette le mani personalmente, e con l’aiuto della madre, riallaccia temi decorativi di un vecchio copriletto (Il Segreto, 2016) o costruisce degli ombrelloni con vecchi vestiti e gonne appartenuti alla nonna (Protezione integralista, 2009). Lo stesso Tavolo con corredo sottovuoto per matrimonio mai celebrato (2013) nell’essere praticamente un ready made alla Marcel Duchamp, ha in più anche l’idea di preservare qualcosa che era preziosissimo e che non aveva finalizzato la funzione per cui era stato realizzato. Allora si può comprendere il titolo un po’ criptico ma molto stimolante che si richiama esplicitamente ad una nota crema a base di vitamina F. Questo prodotto usato come lenitivo per leggere affezioni cutanee, è oggi definitivamente diventato un cosmetico per mantenere giovane la pelle. Il riferimento all’idea di conservazione e di preservazione dai danni del tempo è chiaro, e Pietruccia Bassu vi ha dedicato un suo importante video del 2008. Ma non si tratta soltanto di richiamare immagini e memorie dalla memoria collettiva, di quelle che associamo a dei farmaci che diventano dei punti di riferimento nella vita quotidiana delle persone, l’artista ha anche recuperato il senso del tempo, quello della capacità morale di dedicarsi ad una persona cara, fatto ancora più importante in una società liquida come la nostra. L’idea della crema che mantiene la pelle giovane diventa la metafora dell’arte che conserva le memorie e le riattualizza,. le fa diventare patrimonio del contemporaneo.
Opere esposte:
1- Vitef (2008)
2- Protezione integralista(2009)
3- Tavolo con corredo sottovuoto per matrimonio mai celebrato (2013)
4- Senza Mariantonia da tanto tempo (2009)
5- IL Segreto (2016)