Pig Iron

Informazioni Evento

Luogo
AUDITORIUM - GIOVANNI PAOLO II
Via Ortazzi , Piove di Sacco, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il
Vernissage
23/05/2014

ore 21

Contatti
Sito web: http://www.pigiron.it
Artisti
Giulio Di Meo
Generi
presentazione

Il fotografo Giulio Di Meo, terrà una serata sulla fotografia sociale con la presentazione del libro“Pig Iron”.

Comunicato stampa

Venerdì 23 maggio presso l’Auditorium Giovanni Paolo II, a Piove di Sacco, il fotografo Giulio Di Meo, terrà una serata sulla fotografia sociale con la presentazione del libro“Pig Iron”. Una pubblicazione sulle gravi ingiustizie sociali e ambientali commesse dalla multinazionale Vale negli stati brasiliani del Pará e del Maranhão, tra i più poveri del paese. Un libro che racconta la quotidianità delle persone che vivono lungo la ferrovia del Carajas e dei loro disagi nell’abitare una regione dove corrono 100 milioni di tonnellate di ferro ogni giorno. Non solo rifiuti e detriti, ma anche aria avvelenata, terreni intossicati ed esausti, pozzi d’acqua prosciugati, caos sociale. Attraverso le fotografie di Di Meo e i testi di Dario Bossi, missionario comboniano impegnato da anni per supportare le comunità locali, il libro documenta queste ingiustizie attraverso la resistenza e la speranza delle comunità. Il progetto editoriale oltre a raccontare la storia di queste persone, vuole essere strumento per contribuire a combattere queste ingiustizie e mezzo di informazione, e sensibilizzazione per il coinvolgimento in azioni concrete e solidali. Pig Iron è stato pubblicato a febbraio 2013; in pochi mesi ne sono state vendute oltre 800 copie, consentendo di donare già 4.000 euro a un progetto teatrale portato avanti dalla compagnia teatrale “Juventudes pela Paz”, formata da un gruppo di giovani della città di Açailândia, nel nordest del Brasile. Questo risultato è stato possibile grazie al contributo di tanti, anche perché Pig Iron è un libro autoprodotto ed è venduto solo in alcune librerie indipendenti e attraverso incontri e serate di presentazione.

Durante la serata Di Meo parlerà del suo modo di intendere il reportage attraverso una fotografia contraria alla spettacolarizzazione delle immagini, che ci ha assuefatto al dolore e alla miseria e che ha omologato le coscienze. Una fotografia che cerca di raccontare la quotidianità, la voglia di vivere e la forza di lottare che possiedono coloro che vivono in contesti sociali difficili. Una fotografia che cerca di risvegliare la nostra indignazione e, al tempo stesso, restituire dignità a chi vive ai margini di questa stessa società. Una fotografia fatta di lotta, rabbia, indignazione ma anche di amore, passione, speranza. Inoltre, l’autore mostrerà alcuni dei sui lavori: da “Riflessi Cubani”, uno spaccato della vita cubana, a “Tra cielo e terra”, sugli abitanti delle favelas brasiliane di Rio de Janeiro; da “Avenida Dandara”, un’occupazione urbana nella periferia di Belo Horizonte, dove vivono 900 famiglie che rischiano di essere sfrattate a causa della speculazione immobiliare, a “Slowly”, un lavoro sul popolo saharawi costretto a vivere in campi profughi da 30 anni.

Ci sono uomini che lottano un giorno e sono bravi, altri che lottano un anno e sono più bravi, ci sono quelli che lottano più anni e sono ancora più bravi, però ci sono quelli che lottano tutta la vita: essi sono gli indispensabili. (cit. Bertold Brecht)