Pigmenti
Mostra collettiva.
Comunicato stampa
Giovedì 8 Dicembre alle ore 18:00 a Pietrasanta (Lu) Kyro Art Gallery conclude il 2022 con con la mostra collettiva “Pigmenti”
L’esposizione pone in relazione i lavori di Giuseppe Ciracì, Eleonora Rossi e Anila Rubiku, esaltando comunanze di pensiero e specifiche qualità espressive. Se dipingere significa rappresentare o trasfigurare la realtà utilizzando come strumento il colore, allora alla base c’è il pigmento, quella particolare sostanza in grado di modificare la tinta di un materiale. La caratteristica principale dei pigmenti, al contrario dei coloranti, è quella di essere insolubili all’acqua e ai comuni solventi, non creano un legame chimico bensì fisico. Ed è proprio riferendosi al concetto di legame fisico che ogni artista, negli spazi bianchi della galleria di Pietrasanta, come una grande tela da dipingere, partendo da un singolo elemento, compone un’installazione in cui il particolare dialoga con l’universale, creando visioni, fermando immagini, forme e colori. Pigmenti, appunto.
E’ il tempo la chiave che apre le porte della pittura di Giuseppe Ciracì, da diversi anni impegnato in una ricerca ossessiva sulla luce, sul colore e sulla natura, con un linguaggio originale, fortemente contemporaneo che allo stesso tempo porta a riflettere sulla ineluttabilità dello scorrere della vita e della fragilità della natura umana. Ciracì si muove nei confini della storia, più precisamente della storia dell’arte, attraverso il riuso di pagine rovinate e strappate da vecchi manuali che riproducono capolavori antichi dai colori completamente alterati che, a loro volta, vengono esposte volontariamente agli affronti degli agenti atmosferici. Solo diverse settimane dopo i fogli, macchiati e cromaticamente trasformati dalla natura, sono maturi per il lavoro dell’artista che li utilizza quale punto di partenza per i suoi dipinti. E’ proprio il blu il colore definito dal tempo su queste pagine, antico pigmento, prezioso e raro in natura, il motivo dominante delle opere che tentano di pacificare il passato con il presente alla ricerca di ulteriori strumenti per leggere e indagare il futuro.
Eleonora Rossi, presenta “Fragments”, opera installativa multidisciplinare e biografica, che si compone di fotografie, video e disegni su carta di formati variabili dialogo tra loro. Ogni soggetto ritratto è colto in alcuni momenti della propria quotidianità pubblica e privata. L’artista, attraverso l’utilizzo dei tre media differenti ma complementari, si pone nel ruolo di osservatori che grazie all’utilizzo di diversi approcci visivi, analizza composizione, forma, tempo e spazio in riferimento ai pigmenti scelti, il blu, il colore della pelle e il verde. Il disegno coglie una prima visione d’insieme del soggetto che si fa forma attraverso la mano, un approccio imprescindibile all’osservazione e alla composizione profonda della forma nello spazio. La fotografia invece fissa l’immagine di un momento di vita privato. Infine, il video registra il tempo cronologico dell’evento manipolandolo nella durata.
Anila Rubiku, in questa esposizione presenta un’installazione composta da opere su carta dove i protagonisti sono gli uccelli. Ogni uccello canta sul proprio albero genealogico, affermava Alejandro Jodorwsky. Gli uccelli imparano a cantare dai loro genitori e parlano diversi dialetti, così raccontano le ultime scoperte di zoosemiotica. Charles Darwin sosteneva invece l’esistenza di un’origine comune tra linguaggio umano e canto degli uccelli. Già Aristotele trovava delle analogie tra bocca e becco, una semplice differenza di grado che generava differenti sonorità. Aristofane nella sua commedia “Gli Uccelli” aveva immaginato un potentissimo regno dei cieli gestito da umani e da volatili. Non sorprende che gli uccelli occupino un posto speciale nella storia dell’evoluzione, e che la loro peculiare naturò abbia da sempre ispirato poesie, racconti, miti e opere d’arte.