Pino Genovese / Matteo Vitali – Nuove mitologie
Una mostra per presentare i risultati del soggiorno dei due artisti selezionati.
Comunicato stampa
PINO GENOVESE – MATTEO VITALI
NUOVE MITOLOGIE
Luogo: associazione culturale LA CASA DEL DIRETTORE
Indirizzo: Via Parodi 104, Colle di Tora (Rieti)
Quando: domenica 10 novembre 2019, dalle ore 11 alle ore 19
Artisti: Pino Genovese e Matteo Vitali
Curatore: Luca Arnaudo
Generi: arte contemporanea, doppia personale
Info: tel. 334 59 92 769 | [email protected] | https://lacasadeldirettore.weebly.com
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Nel settembre 2019, per il secondo anno consecutivo, l’associazione culturale ‘La Casa del Direttore’ ha ospitato a Colle di Tora una residenza d’artista, al termine della quale viene ora organizzata una mostra per presentare i risultati del soggiorno dei due artisti selezionati.
Durante la loro residenza presso la villa storica sul lago del Turano in cui opera l’associazione, Pino Genovese e Matteo Vitali hanno sviluppato due progetti distinti quanto affini nel loro approfondire i riflessi dello specchio d’acqua.
Nella mattinata di sabato 28 settembre, Pino Genovese (Roma, 1953) ha attraversato il lago su una zattera autocostruita, operando un’azione-rituale di osservazione e connessione con l’ambiente volta a combinare la leggerezza e deperibilità dei materiali impiegati alla profondità e persistenza dell’esperienza condivisa con gli osservatori presenti, impersonando un uomo misterioso e ‘spaesato’ che emerge dalle profondità del lago. In mostra verrà ora presentato un video della performance, realizzato dallo studio Luce Libera con un testo di Stefano Rana per la voce di Souphiene Amiar.
Matteo Vitali (Roma, 1977), dal canto suo, nel corso della sua residenza si è dedicato alla caccia di un misterioso animale lacustre. Da tempo interessato agli incroci iconografici tra cultura pop e fenomeni paranormali, Matteo è rimasto affascinato dalla storia di Colle di Tora – un paese disposto, come una nave di terra, nel mezzo di un lago artificiale che copre i campi dove fino a pochi decenni fa correvano animali selvatici – al punto da immaginare una versione locale di un mostro à la Loch Ness, affidato a una documentazione visiva giocosamente plausibile.