Pino Genovese – Terre del Silenzio
Mostra personale.
Comunicato stampa
“Le opere di Pino Genovese sono una guida, un filtro di attenzione, nel rapporto che noi abbiamo con la natura e il nostro ambiente. L’impermanenza di tutti i fenomeni, a parlar chiaro la nostra paura della morte, usa l’arte come segno di immortalità - non come sempre hanno suggerito perché le opere sopravvivono all’artista - ma perché l’arte coglie al di là dell’apparenza la circolarità latente - nascita morte nascita - L’arte di Pino Genovese come antidoto alla nostra paura.” (Renato Mambor)
L’associazione culturale Atelier è felice di presentare la nuova personale di Pino Genovese, Terre del Silenzio, a cura di Luca Arnaudo. In mostra un’intensa selezione di disegni e tecniche miste su carta in cui si raccolgono visioni di paesaggi rarefatti, spesso petrosi e alieni ma a modo loro accoglienti, perché retti da una singolare sacralità spaziale, dove un segno grafico sapientemente ridotto all’essenziale traccia il profilo di veri e propri luoghi dell’anima.
In concomitanza con Tellurica, l’importante esposizione-installazione di Pino Genovese e Alberto Timossi in corso fino a dicembre presso la Galleria d’Arte Moderna di Roma, la mostra all’Atelier consente di esplorare un elemento progettuale ed espressivo fondamentale di un protagonista dell’arte ambientale italiana, che allo studio, alla scoperta e all’invenzione del paesaggio si è dedicato con lunga devozione, combinando natura e cultura in opere monumentalmente effimere.
Per l’occasione, le edizioni Andante hanno realizzato un libretto d’artista a tiratura limitata, ogni copia numerata e firmata contenente un disegno originale dell’artista.
L'artista
Pino Genovese (Roma, 1953, vive ad Anzio) ha iniziato dal teatro un percorso artistico con cui è giunto a combinare in una personale sintesi mezzi diversi, dalla scultura ambientale alla performance, tenendo il disegno per sotterranea costante. Numerose le mostre in Italia e all’estero, in musei e gallerie, spesso oggetto di video e reportage a documentare la costruzione e successiva lenta dissoluzione di grandi installazioni ambientali realizzate dall’artista con elementi naturali.