Pino Leone – Closer
Fluffer Magazine presenta il secondo numero della rivista ed inaugura un ciclo di esposizioni delle opere dei suoi migliori fotografi.
Comunicato stampa
Dal 22 al 30 Marzo negli spazi di VISIVA, Fluffer Magazine presenta il secondo numero della rivista ed inaugura un ciclo di esposizioni delle opere dei suoi migliori fotografi con la mostra PINO LEONE.CLOSER.
Dal 22 al 30 Marzo negli spazi di Visiva Fluffer Magazine presenta il secondo numero della rivista ed espone il lavoro di Pino Leone, uno dei fotografi di moda più accreditati della scena italiana, inaugurando così il percorso espositivo dei suoi fotografi nel mondo dell’arte contemporanea. Sono due le serie fotografiche in mostra da VISIVA, nate dall’incontro del fotografo con la modella Francesca Veronica Sanzari. Mentre il primo lavoro è dedicato al nudo integrale, il secondo esplora la pratica dello Shibari, l’arte giapponese della legatura carceraria nata nel XV secolo ed evolutasi nel XIX secolo in Kinbaku o “arte della legatura erotica”.
La grande forza d’attrazione nelle fotografie che Pino Leone ci regala in queste serie in bianco e nero è quella di una carne viva, né mero orpello utile atto a vendere merce né merce in se stessa, ma carne posta al servizio di un corpo erotico che è forza fisica, aggressiva ed estremista passione. Nelle immagini in mostra il corpo diviene scultura elegante tra i legamenti e le corde, ad evocare la ricerca del collegamento tra umano e il divino dello Shibari e una tensione estetizzante e febbrile, provocatoria nel gioco di luci e ombre delle linee disegnate dal nudo integrale, a tratti spiazzante. Le foto che abbiamo sotto gli occhi sono immagini perfette, ma il corpo è imperfetto nell’impulso primario che lo accompagna: strapparsi via quella carne e diventare un Elemento della Terra, fecondare il pianeta. Quello che riesce a fare Pino Leone è dare un’identità archetipica a tutto questo con immagini folgoranti e autentiche.
Pino Leone è nato nel 1961 in Venezuela, vive e lavora a Roma, Città del Messico e Miami. È un fotografo autodidatta. Inizia negli anni ’70 con la fotografia still life collaborando con agenzie di pubblicità e con il tempo passa alla moda, lavorando con grandi stilisti come Gai Mattiolo, Paul Mitchell, Pianura Studio, Mila Schon. Ha partecipato alle ultime sei edizioni del Festival Internazionale della Fotografia di Moda a Cannes e ha ricevuto una nomina speciale durante il Tau Visual "Creative quality prize for professional photography" 2008 con la motivazione: «Pino Leone sa raccontare la sua dinamica e frizzante voglia (e capacità) di apprezzare la vita. Le sue immagini sono schiettamente sincere, creativamente affilate, compositivamente corrette». Nel Maggio 2009 partecipa a Contemporanea al Museo Ken Damy di Brescia nella collettiva "Elogio alla Bellezza"-150 anni di storia della fotografia alla ricerca della bellezza femminile. Pino Leone. Closer è la sua prima mostra personale.
Nel corso dell’inaugurazione sarà presentato il numero 2 di Fluffer Magazine, una monografia-catalogo dedicata a Pino Leone, prodotta anche in edizione limitata con una cianotipia da collezione in allegato e il testo critico di Ferruccio Giromini.