Pino Pascali. Fotografie
La mostra è la prima antologica dedicata alla ricerca fotografica di Pino Pascali, un aspetto dell’indagine artistica e pubblicitaria ancora in gran parte sconosciuto e inedito.
Comunicato stampa
La Fondazione Museo Pino Pascali di Polignano a Mare è lieta di presentare, sabato 13 ottobre alle ore 18 (fino al 2 dicembre 2018) la mostra “Pino Pascali. Fotografie”, a cura di Antonio Frugis e Roberto Lacarbonara, e di annunciare una nuova importante acquisizione giunta in occasione delle celebrazioni di #Pascali50, Cinquantenario della scomparsa dell’artista.
La mostra è la prima antologica dedicata alla ricerca fotografica di Pino Pascali, un aspetto dell’indagine artistica e pubblicitaria ancora in gran parte sconosciuto e inedito.
Oltre 80 immagini realizzate e stampate dall’artista nel 1965 quando, da tempo impegnato nell’attività grafica per la Lodolofilm, intraprende un viaggio tra Napoli, Capri e Ischia per realizzare il suo primo reportage fotografico destinato alla produzione di un breve spot-carosello per la grande industria alimentare di conserve italiane, Cirio. L’obiettivo della ricerca è subito chiaro: evidenziare i caratteri della tradizione napoletana all’interno di una prorompente connotazione emozionale. Il viaggio diventa una vera e propria ricognizione del paesaggio urbano e portuale; non dunque una semplice raccolta di immagini per un montaggio da studio, bensì un illuminante incontro con l’immagine.
In questa larga sequenza di scatti c’è una storia tutta italiana: ci sono i tanti volti ritratti e le botteghe tra i vicoli, le grandi passeggiate nelle piazze e i giochi dei bambini tra le strade, le piccole imbarcazioni nei porti e gli imponenti traghetti, i palazzoni che ridisegnano la periferia e la segnaletica che cambia. E c’è una società che, negli anni di grande risveglio sociale e culturale, si trasforma con grande rapidità e con intensa fiducia.
Ma non è tutto. Negli scatti napoletani e in alcune fotografie realizzate a Roma (tra Trastevere, Campo de’ Fiori e Villa Borghese) Pascali raccoglie anche numerosi “dati grezzi”, utili per la ricerca scultorea: rapidi appunti visivi, annotazioni fissate con immediatezza, già destinate a divenire plasticità di opera d’arte. In mostra, accanto ai lavori di Pascali, saranno visibili documenti, stampe, riviste, poster cinematografici, video e opere grafico/pittoriche in grado di ricostruire il complesso panorama sociale e culturale all’interno del quale Pascali svolgeva la propria ricerca in ambito televisivo ed artistico, oltre a opere di grandi fotografi italiani e internazionali che, tra gli anni ’50 e ’60, definivano una nuova cultura visuale posizionandosi oltre la matrice neorealista in direzione di un nuovo immaginario postmoderno. Tra i fotografi in mostra, oltre a Pino Pascali, Bruno Barbey, Piergiorgio Branzi, René Burri, Henri Cartier-Bresson, Mario Cattaneo, Walker Evans, Phillip A. Harrington, Nino Migliori, Enzo Nocera, Arrigo Orsi, Federico Patellani, Enzo Sellerio. La mostra sarà accompagnata dalla pubblicazione del volume “Pino Pascali. Fotografie” con i testi dei curatori e la prefazione di Rosalba Branà, edito da Postmedia Books, Milano.
In occasione dell’esposizione verrà annunciata l’acquisizione, da parte della Fondazione Pino Pascali, del Fondo Fotografico (143 stampe vintage che si uniscono alle precedenti 23) e del Fondo del Video Pubblicitario di Pino Pascali (13 caroselli originali oggetto di recente restauro): una acquisizione importantissima, resa possibile dalla preziosa donazione da parte di Carla Ruta Lodolo, da anni vicina all’artista e alla Fondazione che lo rappresenta nel mondo. La mostra è realizzata in collaborazione con: Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea, Roma; The Metropolitan Museum of Art, New York; Robert Rauschenberg Foundation, New York; Zurich University of the Arts, Zurigo; Carla Ruta Lodolo, Roma; Guido Bertero, Torino; Archivio Elisabetta Catalano, Roma; CRAC Puglia, Taranto; Lee Gallery, Winchester, MA; Libreria Marini, Valenzano; Mediateca Apulia Film Commission, Bari; Galleria Peccolo, Livorno; Fabio Sargentini, L’Attico, Roma; Francesco Paolo Sisto, Bari.