Pino Pascali – L’altro Pascali
La mostra presenta il lavoro dell’artista Pino Pascali per la pubblicità televisiva e per il cinema, realizzato agli inizi degli anni ’60. Una campionatura che riunisce i diversi aspetti dell’attività professionale dell’artista come grafico pubblicitario: dai disegni agli scatti fotografici, dagli story boards ai pupazzi costruiti con cartone e materiali assemblati. Per la prima volta questi materiali rari e in molti casi del tutto inediti, arrivano in uno spazio museale italiano.
Comunicato stampa
La mostra presenta il lavoro dell’artista Pino Pascali per la pubblicità televisiva e per il cinema, realizzato agli inizi degli anni ’60. Una campionatura che riunisce i diversi aspetti dell’attività professionale dell’artista come grafico pubblicitario: dai disegni agli scatti fotografici, dagli story boards ai pupazzi costruiti con cartone e materiali assemblati. Per la prima volta questi materiali rari e in molti casi del tutto inediti, arrivano in uno spazio museale italiano.
Pino Pascali esordisce come grafico negli anni Sessanta e manifesta fin dall’inizio una inventiva e un ironia che caratterizza anche la sua ricerca artistica successiva .
I materiali riuniti in occasione di questa mostra , tutti realizzati su commissione , testimoniano in maniera evidente la duttilità dell’artista e la sua grande capacità di adattare lo spirito del disegno alle esigenze del prodotto pubblicizzato. Alcuni bozzetti sono macchiette, definite con un tratto scattante e divertente, accompagnati da immagini concise ed essenziali, quando le sigle dei prodotti richiedono messaggi diretti e sintetici.
La prima parte della mostra riunisce cento opere autografe, tra studi, disegni su carta e su acetato oltre ad alcuni collage, esposti come un ininterrotto flusso creativo su un unico pannello, che corre lungo la parete principale del Loggiato .
Nell’ex chiesa del Suffragio si possono ammirare le fotografie degli spot realizzati e i video di popolari programmi televisivi come Carosello , Intermezzo e TV 7 , dove si possono riconoscere i personaggi rappresentati nei disegni, che prendono vita attraverso l’animazione sotto forma di pupazzi e storie che attraverso la televisione sono entrati nella memoria degli italiani.
I filmati sono stati ritrovati negli archivi della Rai da Marco Giusti, studioso di cinema e pubblicità televisiva , che li ha proposti nella sezione Slittamenti della Biennale di Venezia del 1993, curata da Achille Bonito Oliva.
In catalogo, oltre ai testi dei curatori, viene ripubblicato un testo di Vittorio Rubiu, il critico che ha presentato la mostra dei disegni di Pascali nel 1991 nella galleria Arco d’Alibert a Roma, e alcune interviste a Sandro Lodolo e a Marco Giusti, raccolte da Claudia Lodolo.