Piranesi Roma Basilico
Incisioni di Giambattista Piranesi e fotografie di Gabriele Basilico, in collaborazione con la Fondazione Giorgio Cini.
Comunicato stampa
A un decennio dalla sua scomparsa, PARMA 360 Festival celebra un tributo al grande fotografo Gabriele Basilico con una mostra allestita presso Palazzo del Governatore che si giova dei prestiti e della collaborazione della Fondazione Giorgio Cini di Venezia.
La mostra, intitolata “Piranesi Roma Basilico”, mette a confronto la città antica delle incisioni di Giambattista Piranesi (Venezia, 1720 – Roma, 1778) e la città contemporanea ritratta nelle fotografie di Gabriele Basilico (Milano 1944 – 2013).
Nel 1748, il veneziano Piranesi giunge a Roma e realizza la serie di incisioni più celebri Vedute di Roma, che diventeranno non solo una testimonianza della città, ma anche una sua proiezione: Roma si trasforma attraverso gli occhi dell’artista, che si dichiara innamorato e abbagliato dalla città eterna. Il fotografo Gabriele Basilico viene invitato dalla Fondazione Giorgio Cini, in occasione della grande mostra veneziana dedicata a Piranesi nel 2010, a ripercorrere l’opera piranesiana, fotografando quegli stessi scorci che l’artista prima di lui aveva inciso nella città eterna.
Basilico, ispirato dalle celebri pagine che la scrittrice Marguerite Yourcenar dedicò a Giambattista Piranesi agli inizi degli anni Sessanta del secolo scorso, ha ripercorso con la macchina fotografica tutti i luoghi delle vedute piranesiane restituendone la straordinaria modernità.
Il visitatore potrà ammirare alcuni dei luoghi più simbolici della città eterna rappresentati dalle stampe originali calcografiche realizzate nel ’700 dall’incisore veneziano e dalle altrettante vedute di Roma del fotografo milanese, realizzate con le stesse angolazioni delle incisioni piranesiane
La mostra sarà accompagnata da un progetto di ricerca e ricostruzione digitale 3D di una serie di vedute piranesiane raccolte nella collezione Wellington, a opera dell’artista 3D artist di Piacenza Cristian Boiardi. Questo progetto non vuole essere un semplice esercizio tecnico ma un’interpretazione concettuale dell’esperienza piranesiana e di chi, all’epoca, ebbe modo di vivere le atmosfere di quei paesaggi e ne veicolò successivamente valori e memorie: i Gran Turisti.