Pistoia Piccola Compostela – L’altare argenteo di San Iacopo

Informazioni Evento

Luogo
CHIESA DI SAN LEONE
Piazza S. Leone, 2, 51100 Pistoia, Pistoia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
01/10/2021

ore 12

Generi
arte antica

Light box in formato XL per immergersi nel capolavoro di arte orafa che ha coinvolto 5 generazioni di maestri tra il XII e il XIV secolo.

Comunicato stampa

Light box in formato extralarge per immergersi nei dettagli di un capolavoro che ha coinvolto alcuni tra i migliori artisti dell’arte orafa tra il ‘200 e il ‘400: dopo il sorprendente successo ottenuto a Santiago di Compostela, dove ha accolto oltre 15mila visite in meno di due mesi, la mostra “Pistoia Piccola Compostela - L’altare argenteo di San Iacopo a Pistoia” arriva in Italia. Dal 1° ottobre 2021 al 31 gennaio 2022 l’allestimento con gli scatti di Nicolò Begliomini, riprodotti in grandi dimensioni sarà ospitato dalla Chiesa di San Leone a Pistoia, per poi diventare itinerante.

La mostra, caratterizzata da immagini di grande impatto realizzate con tecnologie innovative in grado di esaltare i più piccoli particolari e dalla riproduzione in scala reale dell’Altare, nasce a completamento dell’omonimo libro, con i testi di Lucia Gai e le foto di Nicolò Begliomini, edito nel 2019 da Giorgio Tesi Editrice per la collana “Avvicinatevi alla Bellezza”. Il volume, stampato in italiano, inglese e spagnolo, è stato il primo passo di un percorso di avvicinamento al gemellaggio tra le città di Pistoia e Santiago di Compostela, unite dal culto di San Iacopo.

Un legame che risale al 1145 e unisce le due città in un unico cammino: fu all’inizio del XII secolo che il vescovo vallombrosano Atto fece portare a Pistoia una reliquia del corpo dell’apostolo Giacomo di Zebedeo, ovvero San Iacopo, precisamente una particola ossea del cranio, donata a Pistoia dall’arcivescovo di Compostela. Per custodire la preziosa reliquia fu realizzato l’Altare Argenteo, monumentale arredo liturgico situato all’interno della Cattedrale di San Zeno a Pistoia a cui - dal ‘200 al ‘400 - hanno lavorato cinque generazioni di orafi, importantissimo nel Cammino dei pellegrini che lasciavano Pistoia verso Santiago di Compostela.

Grazie al sapiente abbinamento tra autorevoli testi e meravigliose immagini, attraverso la storia di questa importante opera d’arte orafa realizzata fra Medioevo e Rinascimento il volume “L’altare argenteo di San Iacopo a Pistoia” è diventato una sorta di ponte ideale tra Pistoia e Santiago di Compostela, suggellato con la visita nel marzo 2019 di una delegazione pistoiese a Santiago per presentarlo alle autorità civili e religiose, ricambiata qualche tempo dopo dai Galiziani, che hanno donato il cippo posizionato all’incrocio tra Via degli Orafi e Piazza del Duomo.

Da questo rapporto è nata la mostra, allestita in anteprima in Galizia dal 9 luglio al 28 agosto. Oltre ad avvicinare il grande pubblico a un’opera d’arte, che è considerata il più grande manufatto di oreficeria sacra del Medioevo europeo, la mostra accompagna i visitatori alla scoperta di Pistoia, “crocevia di Cammini” e invita i pellegrini di tutto il mondo a scoprire le sue bellezze e i tanti tesori nascosti. Proprio per questo, nel centro storico di Santiago è stato inaugurato un punto informativo su Pistoia e sui cammini che l’attraversano, con l’obiettivo di portare nella “Piccola Santiago” un turismo di qualità, sulla scia dei pellegrini che per secoli sono arrivati in città.

Inoltre, dal 20 novembre al 12 dicembre 2021 Pistoia accoglierà una mostra fotografica dedicata al Cammino di Santiago, nelle Sale Affrescate del Palazzo Comunale.

L’iniziativa, su progetto di Giorgio Tesi Editrice e Associazione The Wall, si è sviluppata con il sostegno del Comune di Pistoia, della Fondazione CARIPT, di Giorgio Tesi Group e di CONAD, d’intesa con la Diocesi di Pistoia, il Capitolo della Cattedrale, la Xunta de Galizia e l’Università di Santiago, e in collaborazione con il MIBACT e il Centro Italiano di Studi Compostellani.

IL FOTOGRAFO: Nicolò Begliomini

Nicolò Begliomini è il Responsabile del marketing e della comunicazione della Giorgio Tesi Group (azienda pistoiese leader a livello europeo per il vivaismo di piante ornamentali) e Art Director della rivista quadrimestrale bilingue NATURART, diffusa in oltre 60 Paesi nel mondo e on-line sul portale di valorizzazione territoriale www.discoverpistoia.it. Una passione per la fotografia nata in tenera età, così come l’amore per la sua terra e per l’arte in ogni sua forma, uno stile molto particolare, innovativo e personale, che prende spunto dalle atmosfere e dal gioco tra luci ed ombre. Conosciuto e apprezzato anche a livello internazionale per lo stile particolare e moderno che tende ad evidenziare, nelle sue foto, dettagli poco visibili ad occhio nudo, Begliomini – che è stato autore e regista del video ufficiale per Pistoia Capitale Italiana della Cultura 2017 - da oltre 10 anni racconta con i suoi scatti Pistoia e il suo territorio in tutto il mondo, è fotografo ufficiale della rivista Bell’Italia e collabora con la prestigiosa rivista Art Dossier ed i portali turistici della Regione Toscana intoscana.it e visittuscany.com. La sua consacrazione è avvenuta grazie alla realizzazione delle immagini dei libri della collana “Avvicinatevi alla Bellezza” - edita dalla Giorgio Tesi Editrice in collaborazione il MIBACT - dedicata alle principali opere d’arte pistoiesi (il Fregio Robbiano, i Pulpiti delle chiese della città e l’Altare Argenteo di San Iacopo) e caratterizzata dall’abbinamento di autorevoli testi ad immagini realizzate con tecniche innovative, in grado di esaltare i particolari con l’obiettivo dichiarato di accompagnare il lettore in un viaggio dentro significati e espressioni e vivere un’esperienza emozionante di fronte ad opere di bellezza straordinaria. Libri che sono stati presentati con grandi eventi partecipati da oltre 2000 persone, da testimonial del calibro di Philippe Daverio e Antonio Paolucci e che nel tempo sono diventati mostre fotografiche itineranti ospitate in luoghi di prestigio come il Palazzo della Regione Toscana a Firenze, la Biblioteca San Giorgio di Pistoia e, con particolari allestimenti scenici, alcune delle più belle chiese pistoiesi.

L’ AUTORE: Lucia Gai

Nata a Pistoia nel 1941, dopo aver compiuto gli studi al Liceo Classico "Niccolò Forteguerri" si è laureata in storia dell’arte nel 1971 presso l’Università degli Studi di Firenze, con il prof. Roberto Salvini e sull’altare argenteo di San Iacopo di Pistoia, conseguendo il massimo dei voti e la lode. Successivamente ha continuato ad approfondire i suoi studi sull’arte sacra, ed in particolare sull’oreficeria liturgica fra epoca romana e rinascimentale, di cui è specialista. Si è dedicata costantemente anche al tema del culto iacopeo e del pellegrinaggio a Santiago di Compostella; dopo la laurea ha frequentato seminari di perfezionamento in Italia e all’estero, con borse di studio erogate dall’Università degli Studi di Firenze, dalla Harvard University presso “Villa I Tatti”, dal Governo Francese. Grazie a quest’ultima borsa di studio ha potuto frequentare un seminario di specializzazione internazionale presso il CESCM (Centre d’études supériures de civilisation médievale) di Poitiers, riservato a giovani laureati, acquisendovi la metodologia successivamente seguita nei suoi studi storico-artistici. Ha tenuto corsi e lezioni in Italia e all’estero, fra cui all’Università di Santiago di Compostella, alla Sorbona di Parigi e alla Normale di Pisa; come membro del Centro italiano di studi compostellani ha pubblicato vari studi storici e organizzato, in Pistoia, il Convegno internazionale dedicato al tema dei rapporti di Pistoia con il 'Cammino di Santiago' nel 1984. Nello stesso anno ha pubblicato in volume il risultato delle sue ulteriori ricerche sull’altare argenteo di San Iacopo, come documento illustre del culto iacopeo in Europa. Ha partecipato all’attività della Società pistoiese di storia patria e del Centro italiano di studi di storia e d’arte, con numerosi contributi di studio, anche su temi storico-artistici relativi alla sua città, alla quale ancora dedica la sua attività di ricerca.