Informazioni Evento

Luogo
GLENDA CINQUEGRANA ART CONSULTING
Via Luigi Settembrini 17 I-20124, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Dal martedì al sabato, dalle 15.00 alle 19.00

Vernissage
09/05/2024

ore 18.30

Curatori
Andrea Daffra
Generi
arte contemporanea, collettiva

Pittura-Percezione, una collettiva a cura di Andrea Daffra che mette in dialogo quattro artisti dell’astrazione italiana.

Comunicato stampa

Glenda Cinquegrana Art Consulting è lieta di presentare la mostra Pittura-Percezione, una collettiva a cura di Andrea Daffra che mette in dialogo quattro artisti dell’astrazione italiana ovvero Antonio Calderara, Marco Casentini, Paolo Iacchetti, Luca Lombardi. Secondo le parole del curatore, l’esposizione si configura come un'opportunità per esplorare il complesso rapporto tra linguaggio pittorico, composizione aniconica e comprensione visiva; in altre parole, secondo Daffra, tra i due poli rappresentati dalla pittura e la percezione si concentrano tutte le componenti essenziali della disciplina. All’interno di una lettura storica, l’esposizione parte dagli approcci più tradizionali del linguaggio per arrivare fino alle sperimentazioni più recenti ed innovative, confermando il ruolo della pittura quale medium privilegiato per sondare il processo di composizione delle forme sulla superficie della “tela”. Come scrive Daffra gli indirizzi lessicali dei singoli artisti presentati, adoperati come elementi metaforici per esplorare il mondo circostante, consentono di investigare gli effetti ‘classici’ della percezione, mentre la complessità ottica della trama apre varchi verso una comprensione più profonda dei livelli narrativi custoditi nelle opere.

Alla base della mostra si trova il lavoro di una generazione storica rappresentata da Antonio Calderara (Abbiategrasso 1903 – Vacciago 1978). “Vorrei che il colore perdesse la sua natura di materia per purificarsi in realtà di luce”,[1] scriveva l’artista. Se a causa dell’unicità propria del suo lavoro è difficile ricondurlo all’interno di una corrente, la sua ricerca sull’astrazione risente delle influenze che provengono da un lato dagli Spazialisti di Fontana, dall’altro dagli artisti tedeschi e svizzeri dell’area analitica. A partire dalla figurazione di base ottico-percettiva, la sua indagine dal 1959 approda all’astrazione, che consiste nell’uso di una luce vista nel tempo e nello spazio. Le geometrie di Marco Casentini trovano la loro origine dallo studio sul De Stijl. Come nell’ultimo Mondrian newyorchese, le astrazioni di Casentini sono influenzate dal ritmo delle metropoli. Come dichiara lui stesso, “le mie opere traggono origine dagli spazi urbani, dalle geometrie, dalle forme e dalle loro architetture. Quando vivi in una grande città ti relazioni con le sue geometrie”.[2] L’opera di Paolo Iacchetti, invece, vede un passaggio progressivo dal riduzionismo cromatico di carattere spaziale ad una poetica che si focalizza ormai sul segno. Come scrive di lui Matteo Galbiati, “Gesto, pigmento, colore, supporto, linea sono ingredienti per una risonante poetica mossa dal continuo loro rimpasto, accumulazione, sottrazione, alterazione.”[3]. Di una generazione più giovane è Luca Lombardi, la cui ricerca sul segno pittorico è influenzata dall’atto di scorrere le dita sullo schermo: Swipe trasforma questo gesto apparentemente banale che in un segno pittorico sinuoso, dematerializzato e sensuale. Come dichiara l’autore “All'interno dell'universo tecnologico che abitiamo, abile nel sintetizzare tutto ciò con cui entra in contatto, la (f)orma gestuale delle nostre azioni si è ridotta ad uno swipe.” I titoli delle sue opere richiamano invece ad una narrazione che vuole ancorare l’opera al contingente.


[1] Dall’Autobiografia di Antonio Calderara, scaricabile dal sito https://www.fondazionecalderara.it/it_IT/home/antonio_calderara/vita
[2] Paparoni D., Marco Casentini e l’astrazione ridefinita, in Marco Casentini. Rollercoaster, Progettoarte Elm, Milano, 2013, p. 16
[3] Galbiati M., Paolo Iacchetti. Pittura, energia di elementi primari, Espoarte, Albissola Marina (SV), aprile 1, 2020, pp. 78-79