Pittura sublime
La mostra propone una riflessione sullo stato della pittura aniconica e primaria attraverso le ricerche di sei artisti tra i più significativi della generazione nata negli anni Cinquanta, emersa già nella seconda metà degli anni Settanta e affermatasi sulla scena dell’arte nel corso degli ultimi tre decenni.
Comunicato stampa
La mostra propone una riflessione sullo stato della pittura aniconica e
primaria attraverso le ricerche di sei artisti tra i più significativi della generazione nata negli anni Cinquanta, emersa già nella seconda metà degli anni Settanta e affermatasi sulla scena dell’arte nel corso degli ultimi tre decenni.
Questo specifico versante della pittura comunica un senso di appartenenza alle infinite rivelazioni del colore, un’intensità profonda e distante dalle diffuse approssimazioni del dipingere, una posizione del tutto autonoma rispetto alle molteplici tentazioni linguistiche che caratterizzano l’attualità.
“L’esperienza diversificata di questi artisti – sottolinea il curatore Claudio Cerritelli- è un’incessante esplorazione delle strutture immaginative dello spazio dipinto, nessun intrattenimento tematico è possibile, esiste solo il caparbio pudore di dipingere l’energia del colore in sé, i movimenti irraggiungibili del pensiero. Si tratta –dunque- di una pittura sublime rivelata per immagini prossime all’invisibile, forme irreversibili che somigliano all’evento del proprio manifestarsi, e in questo senso è la luce il vero soggetto senza referenti, unica via d’accesso alla visione attraverso molteplici identità degli artisti.”
Italo Bressan (Vezzano-Trento, 1950) costruisce l’immagine per affioramenti e cangianze di colore seguendo il ritmo fluttuante della materia, Roberto Casiraghi (Milano, 1957) fa vibrare l’immagine nella compresenza di forme che evocano spaesamenti e orizzonti sconosciuti, Sonia Costantini (Mantova 1956) indaga la fisicità del pigmento per restituire sulla superficie variazioni e trasalimenti impercettibili della luce, Graziano Negri (Azzahra-Libia, 1957) esplora il vacillare indefinito del colore attraverso sovrapposizioni e minimi scarti della materia, Gianni Pellegrini (Riva del Garda, 1953) congiunge nella stessa immagine differenti soglie dell’ombra come fonte di rivelazione della luce, Giorgio Vicentini ( Varese, 1951) fissa parvenze che vagano nel vuoto, fantasie spaziali giocate sulle ambivalenze del colore crudo.
Per l’occasione sarà pubblicato un catalogo con testo critico di Claudio Cerritelli, riproduzione fotografica delle opere esposte ed apparati bio-bibliografici,
La mostra rimarrà aperta fino al24 Novembre.
Progettoarte elm Gallery
Inauguration on Thursday, October 18th 2012
SUBLIME PAINTING
A persistent generation
Curator: Claudio Cerritelli
Works by Italo Bressan, Roberto Casiraghi, Sonia Costantini, Graziano Negri, Gianni Pellegrini, Giorgio Vicentini
The show offers a reflection about the status of aniconic and primary painting through the researches of six among the most significant artists belonging to the generation born in the Fifties, who emerged already in the late Seventies and have been establishing on the art scene over the last three decades. This specific side of painting communicates a sense of belonging to the endless revelations of colour, a deep intensity that is distant from the widespread approximations of depicting, quite an autonomous position as against the many linguistic temptations that are typical of the present days. “These artists’ diversified experience – Claudio Cerritelli, the curator points out – is an unceasing exploration of the imaginative structures of the painted space, no thematic entertainment is possible, there is just the stubborn decency of depicting the colour energy as it is, the thought’s unreachable movements. Therefore this is a sublime painting revealed through images that are close to the invisible, irreversible shapes that look like the event of their appearance and in this sense, light is the real subject with no contacts, the only access road to the vision, by means of plenty of identities, of the artists”.
Italo Bressan (Vezzano-Trento 1950) builds up the image through surfacings and colour iridescences following the fluctuating rhythm of the matter, Roberto Casiraghi (Milan 1957) makes the image vibrate in the coexistence of shapes that evoke bewilderments and unknown horizons, Sonia Costantini (Mantua 1956) investigates about the pigment’s physicality to give back the light’s unperceivable variations and startles to the surface, Graziano Negri (Azzahra-Lybia, 1957) explores the undefined wavering of colour through ovelaps and minimum differences of the matter, Gianni Pellegrini (Riva del Garda 1953) combines in the same image different thresholds of shade as a source of light revelation, Giorgio Vicentini (Varese 1951) sets semblances that wander in the void, space fancies played on the ambivalences of raw colour.
On this occasion an Elm Project catalogue will be published with critical text by Caludio Cerritelli, photographic reproduction of the works on show and bibliographical instruments.
The show is scheduled to be open until November 24 2012.