Pixel & Paper A Dialogue in Texture

La mostra esplora la tensione e l’armonia tra il digitale e la carta , tra i mondi tangibili e intangibili, tra pittura e segno immateriale.
Comunicato stampa
MyMicroGallery è lieta di annunciare la mostra collettiva "PIXEL & PAPER A Dialogue in Texture", a cui partecipano otto artisti che, attraverso linguaggi figurativi e astratti, indagano realtà visibili e invisibili: Tom Bienert, Stefania Carrozzini, Alexandra Kauka, Sara Montani, Tiziana Priori, Serena Rossi, Tiziana Santoli, Susi Zucchi. La mostra è inserita nel circuito “Milano Art Week”.
"PIXEL & PAPER A Dialogue in Texture", esplora la tensione e l'armonia tra il digitale e la carta , tra i mondi tangibili e intangibili, tra pittura e segno immateriale: un dialogo sulle differenti textures, con lo scopo di mostrare come questi mezzi distinti possano confrontarsi, completarsi e sfidarsi a vicenda. Attraverso l’accostamento di collages, fotografia, lavori su carta, pittura e pittura digitale, la mostra approfondisce questioni di permanenza contro impermanenza, precisione contro spontaneità in un mondo saturo di digitale.
Le opere invitano lo spettatore a riflettere sul tattile contro il virtuale, celebrando anche le imperfezioni della materia insieme alla nitidezza delle immagini digitali. Questo confronto evidenzia come ogni mezzo rimodelli la nostra percezione della realtà e dell'espressione artistica nell'era moderna.
L’idea è nata dall’esigenza di riflettere sul fare arte, invitando gli spettatori a prestare attenzione sul mezzo e sul processo di realizzazione dell’opera nei suoi diversi aspetti. Perché nessun messaggio, nessuna idea può prescindere dal corpo dell’opera e dalla sua manifestazione fisica. Questa incarnazione nel mezzo identifica il messaggio e nel caso di questa mostra il focus è proprio sul dialogo adoperato dall’artista per esprimersi. La fisicità, il processo manuale e le imperfezioni creano un senso di unicità su ciò che non è riproducibile. Il legame personale con l’opera produce empatia in chi guarda, mentre la smaterializzazione del digitale si presta ad una diversa estetica.
Perfezioni geometriche e forme irregolari, estetica tecnologica e l’uso dell’Intelligenza artificiale concorrono a instaurare una narrazione tra diversi modi di approcciarsi all’arte. Non solo, quindi, un confronto sulle tecniche, ma soprattutto una riflessione sul rapporto tra tradizione e innovazione, passato e futuro.
Mentre i software digitali permettono di esplorare infiniti stili e texture senza limiti fisici, consentendo una correzione immediata senza il rischio di errori irreversibili, la pittura e l’uso della materia invece richiedono tempo e connessione sensoriale. Il ponte tra digitale e fisico è la forza dell’idea e della creazione. La fusione tra questi due mondi poi permette agli artisti di ampliare i confini della loro creatività fondendo il calore della materia con la precisione della tecnologia.