Poetica degli affetti. Pittura italiana tra Ottocento e Novecento
AL MVSA DI SONDRIO UNA MOSTRA PER RIFLETTERE SULLA “POETICA DEGLI AFFETTI” MA ANCHE SULLA NOSTRA CONTEMPORANEITA’.
Comunicato stampa
Al MVSA di Sondrio, il Museo Valtellinese di Storia e Arte, approda “Poetica degli affetti. Pittura italiana tra Ottocento e Novecento”, una mostra realizzata in sinergia tra il Comune di Sondrio e la Banca d’Italia, che ha scelto di proporre al pubblico, valorizzandole al di fuori dei propri spazi istituzionali, alcune prestigiose opere della sua collezione.
Sono gli affetti, nella loro accezione più intima, il tema centrale della mostra, incentrata su 5 capolavori che ben rappresentano uno spaccato di cultura figurativa italiana attraverso alcuni dei suoi massimi esponenti: "Maternità" di Silvestro Lega, "Bimba al sole" di Francesco Paolo Michetti, "Felicità" di Antonio Mancini, "Giochi in riva al lago" di Ettore Tito e "Casa di Riposo Bonacossa a Dorno Lomellina" di Angelo Morbelli. Una serie di dipinti che idealmente occupano uno spazio cronologico compreso tra l’annessione di Roma al Regno d’Italia e la Prima Guerra Mondiale, a testimoniare di uno dei momenti più dinamici e prolifici della storia della pittura italiana, ma anche momenti di vita quotidiana del tutto intimi, personali e privati, tesi a raccontare la preziosità e la fuggevolezza di ogni attimo vissuto nella cerchia degli affetti e nella inconsapevolezza della caducità del momento...
Una mostra al tempo stesso delicata e austera ma anche intensa ed emozionante, per via di atmosfere, di colori e di chiaroscuri che pervadono i dipinti a olio, e perchè ci porta istintivamente a riflettere sulla nostra contemporaneità. Una contemporaneità in cui, a causa della pandemia, abbiamo dovuto vivere di rapporti a distanza, riscoprendo, per paradosso, l'importanza degli affetti e di quei momenti di “normalità spensierata” che vengono richiamati nelle suggestive opere in esposizione.
Come sottolineato anche da Marcella Fratta, assessore alla Cultura della Città di Sondrio, infatti “Grazie alla generosità della Banca d'Italia possiamo avere nel nostro MVSA cinque capolavori di grandi pittori italiani che descrivono, ciascuno a suo modo, gli affetti, che sono fondamentali per una crescita serena della persona. Riteniamo infatti che i dipinti selezionati possano offrire occasioni di riflessione per rispondere alla complessità del nostro tempo, nel modo in cui l’arte si integra con i grandi valori che permettono di costruire e consolidare le relazioni umane viste come roccaforte di fronte alle difficoltà della vita.”
Per la Banca d'Italia la dottoressa Cristiana De Paolis afferma che la mostra segna l'inizio di una serie di iniziative tese a valorizzare il patrimonio artistico della Banca, che si propone di far uscire le opere “dalle stanze per arrivare alla collettività, dove vengono condivise per essere valorizzate" .
I due giovani curatori della mostra, Elena Li Causi e Fabio Mari, che hanno collegato i cinque capolavori in un allestimento ideale, invitano i futuri visitatori a seguire un percorso libero nella visione delle opere, perché quando si parla di affetti “non c'è un inizio e non c'è una fine”.