Policromie 4
Una mostra collettiva per riflettere sulle nostre radici, memorie, tracce, sentimenti ed emozioni.
Comunicato stampa
Per indagare la realtà che ci circonda, spesso modificata dalle nostre stesse percezioni ed esperienze, Solveig Cogliani, Teresa Coratella, Valentina De Martini e Mafalda Guarente con “Policromie 4”, curata dal Prof. Francesco Gallo Mazzeo, ideata da Fabio Cozzi ed organizzata dall’Associazione Culturale Michelangelo Contemporanea, intendono far riflettere sulle nostre radici, memorie, tracce, sentimenti ed emozioni, con tutte le implicazioni filosofiche che i temi trattati da ognuna, attraverso diversi e personali linguaggi, comportano. Il novecento è stato un secolo che ha visto proliferare ideologie, aspettative, dinamiche sociali, orientamenti religiosi in modo vasto ed ha assistito anche ad immense tragedie e conflitti. Tutto ciò ha determinato insicurezza individuale e mancanza del senso stesso del futuro che appare oggi come un’incerta e nebulosa proiezione. Per fare una ricognizione sul significato dell’arte contemporanea le quattro artiste, si sono confrontate per l’occasione, avendo un solo obiettivo comune: comprendere i differenti modi di costruzione ed interpretazione dell’opera attraverso la necessità di nuove espressioni all’avanguardia. Pennellate incantatorie, ricche di policromie, fluide e segniche, concettuali e informali, per indagare le metropoli con le sue intime solitudini o osservare il mondo da altre prospettive, rappresentano in maniera soggettiva, armonia, torsioni, equilibri, intersecazione di piani, leggerezza, cerchi e luce riflessa,alludendo ai processi naturali e anche al loro trasformarsi nel tempo e nello spazio. Attraverso le proprie istanze stilistiche e concettuali, le artiste, raccontano la propria visione della realtà , affrontando con impegno e dedizione gli aspetti di un medesimo incontro con sé stesse per recuperare un'identità storica come una via di meditazione, che esige appunto, un'affermazione di vita. In maniera diversa poi, le stesse sono ossessionate dalla volontà di esprimere sensazioni, sintesi, forma, lo stato d’animo indefinibile, la poesia, le forze misteriose, la velocità e la simultaneità del tempo e dello spazio della vita moderna lavorando,sempre in un’ottica, con linguaggi espressivi e contenutistici ovviamente differenti tra loro, di attualizzazione dei processi evolutivi, di crescita , di prospettive della società. Confrontandosi attraverso le loro ricerche riescono a dare un contributo, ciascuna con il proprio stile, linguaggio o tecnica, alla tematica proposta, ora scandagliando le profondità della “crisi” negli aspetti più inquietanti rappresentandola con contrasti violenti e colori che sanno di “marcio”, ora tentando la strada dell’evasione da una realtà insopportabile rifugiandosi nei paradisi incantati dell’immaginazione fatti di tinte tenui dai colori riposanti o figure originali di animali fantastici, impossibili, visionari, dai cromatismi accesi che alternando armonia e dissonanze, rappresentano i segni della consapevolezza creativa , insieme gioiosi e tragici di chi sa che nella vita bisogna sempre convivere con pensieri profondamente contrastanti.