Polvere della Memoria – Carbonia
Una mostra per ricomporre la storia di una città, della sua miniera, della gente che vi ha vissuto e lavorato.
Comunicato stampa
«La miniera di Carbonia, è chiusa da cinquant'anni. Abbiamo voluto tornarci e farla riaprire perché sapevamo che là sotto rimaneva qualcosa di prezioso. Non andavamo alla ricerca di minerale, ma di materia vivente. Non di carbone ma di una storia vera e degli uomini che l'hanno resa possibile».
Polvere della Memoria – Carbonia è un progetto ideato da Cristian Castelnuovo, con la partecipazione di Beppe Fumagalli, Giovanni Sesia, Andrea Forges Davanzati e Cicci Borghi per ricomporre la storia di una città, della sua miniera, della gente che vi ha vissuto e lavorato.
Documenti, immagini e negativi fotografici, recuperati grazie alla collaborazione della Sezione di Storia Locale del Comune di Carbonia e della Società Umanitaria, arrivano ora in mostra per essere letti e interpretati con gli strumenti della scrittura e delle arti figurative. I testi di Cicci Borghi e Beppe Fumagalli forniscono l'intelaiatura concettuale e attorno ad essi vanno ad articolarsi le diverse installazioni di pittura, fotografia e scultura. Al contesto di abbandono dell'archeologia industriale, Giovanni Sesia oppone la gloria imperitura degli uomini e del loro sacrificio, ingrandisce i volti dei minatori e li riporta su fondo oro come tante icone dell'epoca moderna. Senza interventi di post-produzione, Cristian Castelnuovo recupera i negativi di fotografie inedite, perché rovinate o perché frutto di malfunzionamenti tecnici, mantiene leggibili i fattori di degenerazione della pellicola e crea una narrazione straniante, sospesa tra identità e memoria. Lo scultore Andrea Forges Davanzati, affronta il tema in chiave monumentale e lo risolve «scientificamente» racchiudendo il minatore in una struttura piramidale, un tetraedro spaziale che rappresenta il simbolo atomico molecolare del carbonio.