Polyurethane Dreams
“Polyurethane Dreams”, a partire dal poliuretano, un materiale comune alla maggior parte degli elementi che utilizziamo per dormire, invita i visitatori a fermarsi, a valorizzare i momenti di riposo e a riflettere sul nostro rapporto con il tempo, il lavoro e i rituali quotidiani legati al sonno.
Comunicato stampa
L’installazione, che sarà presentata il 30 ottobre alle 19.00 al Circolo del Design di Torino e che resterà visibile per tutta la durata della Torino Art Week, esplora il complesso rapporto tra produttività e riposo, presentando in anteprima l’opera a cura del designer Jannis Zell, esito del programma di residenza che lo ha portato a Torino al Circolo del Design per due mesi.
“Polyurethane Dreams”, a partire dal poliuretano, un materiale comune alla maggior parte degli elementi che utilizziamo per dormire, invita i visitatori a fermarsi, a valorizzare i momenti di riposo e a riflettere sul nostro rapporto con il tempo, il lavoro e i rituali quotidiani legati al sonno.
“Prendersi un periodo di riposo è un lusso: un anno sabbatico, un weekend senza lavoro in una settimana, un lungo sonno in 24 ore, un pisolino in un giorno, un respiro profondo in pochi secondi, chiudere gli occhi solo poco più di un battito di ciglia” commenta il designer, “In un mondo dominato dalla produttività e dalla mercificazione del tempo, il riposo e l'inattività vengono spesso interpretati come segni di pigrizia o inefficienza.”
“Polyurethane Dreams” invita a cambiare prospettiva, incoraggiandoci a chiederci: come possiamo introdurre più pause nella nostra vita quotidiana? Quali rituali di riposo possono aiutarci a resistere alla costante spinta ad essere sempre “attivi”?
L’opera di Zell diventa quindi un invito a vedere il riposo come un atto necessario e radicale.
L’allestimento al Circolo del Design è una proposta a fermarsi, a rallentare, a sfuggire per un momento al ritmo frenetico della settimana dell'arte torinese, utilizzando lo spazio per riposare o semplicemente per fare una pausa.
Tutti i materiali utilizzati per la realizzazione delle opere in mostra sono stati ottenuti dai residui dell'industria del poliuretano e forniti dalla start-up piemontese Re-Mat, che ne trasforma gli scarti in materassi ecologici. L'azienda ha fornito i propri semilavorati, permettendo al designer di sviluppare la sua produzione partendo dagli scarti della filiera.
L’opera “Polyurethane Dreams”, esito del programma di residenza, arricchisce e completa la mostra “L’ecologia è sociale, in pratica”, curata da Salvatore Peluso, che presenta 10 progetti che interpretano il design come leva di cambiamento verso una società più equa ed ecologica.
«Siamo entusiasti di presentare “Polyurethane Dreams” – afferma Sara Fortunati, direttrice del Circolo del Design – Attraverso il lavoro di Jannis Zell, abbiamo voluto raccontare come il design interpreta e da corpo a temi controversi che definiscono la società contemporanea e stimolarne il dibattito. Con questo suo primo programma di residenza, il Circolo del Design conferma la sua vocazione a sostenere i talenti emergenti e a dare spazio a una generazione di designer che contribuisce a offrire una chiave di lettura lucida e complessa sul contemporaneo”.
ABOUT CIRCOLO DEL DESIGN
Centro di produzione culturale dedicato all’approfondimento e alla promozione del design contemporaneo. Con un palinsesto di attività culturali e formative il Circolo contribuisce a rinforzare il sistema del design, crea progetti per lo sviluppo di opportunità professionali e collabora con le istituzioni per generare progetti a servizio del territorio. Il Circolo del Design è sostenuto da Camera di commercio di Torino, tra i principali sostenitori: Fondazione Compagnia di San Paolo, Ministero della Cultura, Regione Piemonte, Fondazione CRT, Reale Foundation, si ringrazia Intesa Sanpaolo. Sponsor: Unione Industriali Torino e CNA Torino. Network: New European Bauhaus e Culture Action Europe.