Pompeiana fragmenta

Informazioni Evento

Luogo
CENTRO CONSERVAZIONE E RESTAURO LA VENARIA REALE
Via XX Settembre 18, 10078 , Venaria Reale, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

aperto al pubblico dal 14 novembre al 21 dicembre 2018
Per gli adulti e le famiglie: mercoledì, giovedì, venerdì ore 14,30; 16,30

+ aperture straordinarie sabato 17 novembre, 1 dicembre, 8 dicembre ore 10; 11,30; 14; 15,30

La visita guidata, a cura degli organizzatori (Dipartimento di Studi Storici, Università di Torino), dura 1 ora e mezza

Accesso: dalla Biglietteria della Reggia di Venaria, via Mensa 34 Venaria Reale (TO), presentarsi un quarto d’ora prima dell’inizio della visita

Vernissage
12/11/2018

no

Patrocini

Supporto organizzativo: Consorzio Residenze Reali Sabaude

Curatori
Diego Elia, Valeria Meirano
Generi
documentaria, archeologia

Grazie al Grande Progetto Pompei, uno dei più vasti e impressionanti siti archeologici del mondo è finalmente ritornato negli ultimi anni al centro dell’attenzione internazionale.

Comunicato stampa

Una mostra curata da docenti dell’Università di Torino – Dipartimento di Studi Storici, organizzata in collaborazione con il Centro Conservazione e Restauro ‘La Venaria Reale’ e il Parco Archeologico di Pompei, propone un appassionante viaggio al cuore delle ricerche scientifiche e delle attività che da alcuni anni coinvolgono UNITO e CCR, sia con interventi nel sito di Pompei, sia con operazioni di studio, diagnostica e restauro su svariati manufatti.

La ricerca, dal carattere fortemente interdisciplinare, ha visto il coinvolgimento di numerosi Dipartimenti dell’Ateneo torinese nelle attività di diagnostica dei Beni culturali (Chimica, Fisica, Scienze della Terra, Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi), unitamente ad altre istituzioni (Università dell’Aquila, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare).

La mostra si articola in tre sezioni, dedicate rispettivamente alla Casa della Caccia Antica, ai reperti, oggetto di studi e restauri, e al materiale bronzeo custodito nell’ex-Antiquarium distrutto dai bombardamenti durante la Seconda Guerra Mondiale, per la prima volta esposto nuovamente al pubblico.

I reperti esposti (statue, dipinti, manufatti in metallo, calchi in gesso, ecc.) sono per lo più inediti o nuovamente fruibili dopo decenni grazie ad accurati restauri svolti nell’ambito delle attività del Corso in Conservazione e Restauro dei Beni Culturali.

L’esposizione si avvale di ricostruzioni tridimensionali, volte a rievocare ambienti e contesti, e di esperienze tattili attraverso cui i visitatori potranno maneggiare campioni dei materiali, provini e dispositivi propri del lavoro del restauratore e dell’archeologo, avendo quindi una percezione unica della ‘matericità’ della materia che caratterizza le nostre professioni.

Le visite, rigorosamente accompagnate da ‘addetti ai lavori’ che hanno preso parte alle ricerche e all’allestimento della mostra, costituiranno un’occasione unica di dialogo e confronto con archeologi e restauratori, un’occasione unica per entrare ‘al cuore della ricerca’.