Pompilio Mandelli
Per il terzo anno consecutivo Galleria Cinquantasei inaugura i propri spazi estivi a Capri presso Nabis ed Epoché e presenta la prima mostra della stagione.
Comunicato stampa
Saranno esposte 20 opere dagli anni ’40 al 2004
Con una collettiva di artisti: Gigino Falconi, Mirella Guasti, Pol Palli, Luigi Pellanda, Mario Sironi e altri
Per il terzo anno consecutivo Galleria Cinquantasei inaugura i propri spazi estivi a Capri presso Nabis ed Epoché e presenta la prima mostra della stagione dedicata a Pompilio Mandelli (1912-2006), pittore bolognese di importanza nazionale che fu allievo di Virgilio Guidi e Giorgio Morandi. È stato uno dei più conosciuti artisti informali italiani con Afro, Santomaso, Vedova, Morlotti e ha partecipato a diverse edizioni della Biennale di Venezia. Secondo le parole del Prof. Claudio Spadoni, che riprende a sua volta E. Raimondi, è proprio nelle nature morte e nei paesaggi bolognesi che meglio si possono cogliere i tratti del suo carattere: “Bologna dove la poesia del luogo e dell’ora è colta nei rosa e nei rossi distesi sui tetti, in toni di vecchie sete, nei giallini stagionati delle case, nei profili delle torri rinsecchite come alberi, sotto il cielo placido e pesante che l’Appennino manda fin qui in un giorno di marzo”.
La luce e il colore sono la parte dominante delle tele del Mandelli negli immediati anni postbellici; un altro motivo rivelatore della sua pittura sarà la figura femminile e negli ultimi anni ’50 ritroveremo una continuità con le immagini della natura, tra paesaggi, alberi e figure nel paesaggio con toni vari, a volte più tenui altri rabbuiati, rappresentati con una stesura pittorica sempre discontinua, percorsa da trasalimenti, costellata di tacche o di larghe spatolate, con filamenti, grumi e spessori materici. Un periodo animato della sua pittura si avvertirà inoltre nei pieni anni ’70 con i colori che acquisteranno una nuova intensità nei rosa carne, nei gialli luminosi, nei verdi pastosi, in alcune oscurità notturne fino ad accostamenti azzardatamente dissonanti. Uno degli ultimi cicli sarà quello delle mannequins, con un'ampia gamma cromatica di forte intonazione emotiva volta ad esprimere i toni più vari tra luci e colori delle diverse stagioni.