Portego

Informazioni Evento

Luogo
BARBATI GALLERY
Campo Santo Stefano 2949 - 30124, Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
08/02/2025

ore 12

Curatori
Chiara Mannarino
Generi
arte contemporanea, collettiva

In un tipico palazzo veneziano, il portego è la principale sala di passaggio che collega i lati opposti del palazzo – uno rivolto verso il canale veneziano e l’altro verso la terraferma. Questo spazio, unico nei palazzi veneziani come il Palazzo Lezze che oggi ospita la Barbati Gallery, incarna le idee di giunzioni e passaggi, punti di contatto, scambio e flusso che ispirano la mostra.

Comunicato stampa

Pensando agli artisti, al loro lavoro e alle loro biografie personali; allo spazio e alla storia della Barbati Gallery; e alla città unica in cui essa risiede, l'idea di un crocevia è emersa naturalmente. In primo luogo, ci sono le storie di Venezia come città di scambi commerciali e come centro d'arte che, da anni, raccoglie artisti provenienti da tutto il mondo. Poi, c'è il viaggio personale di Michele Barbati, proprietario e fondatore, nel mondo delle arti, che lo ha portato dall'Italia agli Stati Uniti e di nuovo in Italia. Infine, ci sono i vari background culturali degli artisti e del curatore, e i luoghi attuali in cui vivono e creano, tra New York e Los Angeles. Tutti questi percorsi si uniscono ora alla Barbati Gallery, situata in una città di ponti, sia letterali che metaforici.

In un tipico palazzo veneziano, il portego è la principale sala di passaggio che collega i lati opposti del palazzo – uno rivolto verso il canale veneziano e l'altro verso la terraferma. Al piano terra, serviva come luogo per caricare merci per il trasporto. Ai piani superiori, il portego veniva utilizzato come sala di ricevimento e di passaggio, che conduceva da una stanza all’altra. Il portego era anche fondamentale per garantire una corretta ventilazione e circolazione dell'aria nel palazzo.

Questo spazio, unico nei palazzi veneziani come il Palazzo Lezze che oggi ospita la Barbati Gallery, incarna le idee di giunzioni e passaggi, punti di contatto, scambio e flusso che ispirano la mostra. La scelta di un termine architettonico per intitolare la mostra fa anche riferimento alle strutture in legno che per prime hanno dato forma alla città di Venezia. Soprattutto, il titolo della mostra mette in risalto caratteristiche che risuonano in tutto il gruppo variegato di artisti partecipanti: una grande attenzione e sensibilità nei confronti del materiale, l'apertura verso la forma e la mutabilità del processo. - Chiara Mannarino