Posseduti dall’amore / Ogni donna sono io

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIOCORALE
Via Giovanni Bellezza 16/a, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedi a venerdi ore 15-19

Vernissage
24/10/2011

ore 21

Contatti
Email: press@arcibellezza.it
Curatori
Stefano Taccone, Sara Enrico, Antonella Viaggiani
Generi
arte contemporanea, collettiva, new media

Una rassegna di videoarte a cura di Stefano Taccone e una mostra collettiva a cura di Sara Errico e Antonella Viaggiani.

Comunicato stampa

Posseduti dall’amore

Emanuela Ascari ⁄ Leone Contini ⁄ Tiziana Contino ⁄ Cinzia Delnevo ⁄ Rosaria Iazzetta ⁄

Valentina Lapolla ⁄ Liuba ⁄ Salvatore Manzi ⁄ MaraM ⁄ NoiSeGrup ⁄ Moira Ricci ⁄ Fabrizio

Sartori ⁄ Ur
5o ⁄ Claudia Ventola ⁄ Ciro Vitale

a cura di Stefano Taccone

Spaziocorale – Palestra c/o Arci Bellezza

Lunedì 24 ottobre, ore 21

Posseduti dall’amore
e una rassegna di videoarte a cura di Stefano Taccone che intende costituire

un primo passo in vista di un’esplorazione plurilinguistica e pluridisciplinare del legame esistente

tra potenza dell’amore e prodursi dell’arte e vede la partecipazione di 15 artisti: Emanuela Ascari,

Leone Contini, Tiziana Contino, Cinzia Delnevo, Rosaria Iazzetta, Valentina Lapolla, Liuba,

Salvatore Manzi, MaraM, NoiSeGrup, Moira Ricci, Fabrizio Sartori, Ur
5o, Claudia Ventola, Ciro

Vitale.

Leggendo il recente saggio di Michael Hardt e Toni Negri,
Comune (2009), col quale si conclude la

trilogia aperta da
Impero (2000), ci si imbatte in un vero e proprio inno all’amore, fondato sulla

necessita della sua rivalutazione concettuale nell’ambito della teoria politica, del discorso filosofico

e persino della scienza economica. Cio malgrado i due autori sappiano ≪ormai bene che questo

termine mette a disagio molti lettori≫, alcuni dei quali ≪si rigirano nervosamente sulle loro sedie≫,

mentre ≪altri alzano le spalle con aria di superiorita≫ e che gli stessi filosofi, teorici politici ed

economisti che spesso parlano d’amore sono cosi inibiti da precludersi la possibilita di fornirci

importanti insegnamenti. ≪L’amore≫, si spingono persino a dichiarare, quasi riecheggiando il San

Paolo della Prima lettera ai Corinzi, ≪e il cuore pulsante del programma che abbiamo sviluppato

fino a questo punto senza il quale il resto sarebbe un ammasso senza vita≫.

L’amore, ci avvertono quindi Hardt e Negri sulla scorta del ≪misterioso libro V dell’Etica di

Spinoza≫, e ≪ontologicamente costitutivo≫, e ≪un processo di produzione del comune e di

produzione di soggettivita≫, e concatenazione con una causa esterna ≪per cercare di ripetere e di

espandere la gioia e dunque per formare dei corpi e delle menti ancora piu potenti≫. Ma se tale

assunto e vero per la filosofia, la politica e l’economia, quanto piu sara vero per l’arte, territorio

della creazione per antonomasia?

Gli artisti ed i collettivi selezionati per
Posseduti dall’amore sono chiamati tanto ad attingere

all’amore che li possiede primariamente per trasformarlo in linguaggio, quanto ad attivare le sue

possibilita di divenire espressione d’amore in tutte le sue tipologie. L’amore che nutre il rapporto

di coppia, dalle sue declinazioni piu platoniche a quelle piu carnali; l’amore per i propri familiari;

l’amore come amicizia; l’amore come volonta di palingenesi per l’intera umanita; l’amore verso

Dio, l’amore per natura, per gli altri esseri e, naturalmente, l’amore come piacere di fare qualcosa,

quello che i greci antichi indicavano con il termine
thelema, ovvero la declinazione piu prossima al

processo della creazione artistica.

Ogni donna sono io

Katia Alicante / Rosaria Iazzetta / Daniella Isamit / Silvia Giambrone

MaraM / Valentina Meli / Claudia Ventola

a cura di Sara Errico Antonella Viggiani

Spaziocorale c/o Arci Bellezza

24 ottobre – 19 novembre 2011

Inaugurazione: Lunedì 24 ottobre, ore 19

≪Le immagini non sono soltanto immagini: sono comunicazione, memoria, sapere, educazione≫

Lorella Zanardo, Marco Malfi Chindemi, Cesare Cantu

Il corpo delle donne
(2009)

Spaziocorale ospita una mostra collettiva a cura di Sara Errico e Antonella Viaggiani in cui sette

giovani artiste – Katia Alicante, Rosaria Iazzetta, Daniella Isamit, Silvia Giambrone, MaraM,

Valentina Meli, Claudia Ventola – guardano in modo critico l'immagine della donna nella societa

del consumo.

Ogni giorno, ovunque poniamo il nostro sguardo, ci vengono proposte immagini di donne, ripetute

in maniera ossessiva, il cui corpo e usato per ogni genere di scopo, soprattutto commerciale. Un

corpo sempre erotizzato, ostentato, disumanizzato, soltanto corpo. Realta dissimulata, ma realta.

Non a caso, quando ci si rivolge alle donne della televisione si usa l’espressione “donne vere”. Ma

dov’e la verita?

I media riproducono immagini di donne che sono gia esse stesse riproduzioni, concatenazione di

stereotipi che non sono piu distorsioni o mistificazioni dei media, ma realta, modalita con cui le

donne si esplicitano sia all’interno sia all’esterno della rappresentazione. Sono simulacri, e se il

simulacro assomiglia a qualcosa, e all’idea della non-somiglianza. E il simulacro di terz'ordine

definito da Baudrillard, la sola simulazione, che e priva di qualunque referente che non sia se

stesso. Nell’ordine dei simulacri, che Baudrillard fa riferire a tre epoche diverse, quello odierno non

e piu contraffazione, ne produzione di serie, ma modello al quale si rifanno indistintamente tutte le

forme. Solo l’adesione al modello e possibile, l’alternativa e sempre e solo la riproduzione dello

stesso, perche e l’unica azione che garantisce la creazione di un’identita comprensibile e accettata.

Ogni forma non e altro che la riproduzione di un codice, di un medium. ≪Il medium e il

messaggio≫ diceva McLuhan: non occorre piu che qualcuno produca, e necessario che tutti

riproducano la stessa opinione e lo stesso tipo.

La donna risponde all’unico modello che i media hanno proposto: il desiderio e diventato collettivo,

tutti desiderano la stessa forma, la donna si e ridotta a un travestimento, nient’altro che

immagine, costruita come spettacolo, oggetto passivo dello sguardo dell’uomo. Una donna feticcio

pronta per essere consumata, come lo e la sua immagine e il prodotto che di volta in volta

rappresenta.

≪Perche accettiamo questa umiliazione continua, di che cosa abbiamo paura?≫.