Post/Printing

Informazioni Evento

Luogo
ARCHIVIO DELL’ARCHITETTURA CONTEMPORANEA
Via San Benedetto , Salerno, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

ore 16.00-20.00

Vernissage
18/06/2011

ore 19.30

Patrocini

AmArte, in collaborazione con il Comune di Salerno e con il patrocinio della Soprintendenza ai
Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Salerno e Avellino e del MMMAC –
Museo Materiali Minimi d'Arte Contemporanea

Artisti
Gianluca Capozzi, Mauro Di Silvestre, Ciro Fundarò, Lucia Lamberti, Satoboy
Curatori
Antonello Tolve
Generi
arte contemporanea, collettiva

Post/Printing, progetto concepito per gli spazi dell’Archivio dell’Architettura Contemporanea di
Salerno (Via Porta Elina), si configura come analisi sui deragliamenti delle specificità linguistiche,
come azione e vibrazione idiomatica, combustione e ginnastica di squadra aperta, questa, a partite
estetiche riconducibili a discorsi plurimi e a scambi reciproci del sapere.

Comunicato stampa

AmArte, in collaborazione con il Comune di Salerno e con il patrocinio della Soprintendenza ai
Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Salerno e Avellino e del MMMAC –
Museo Materiali Minimi d'Arte Contemporanea, presenta, negli spazi dell'Archivio
dell'Architettura Contemporanea di Salerno, la mostra Post/Printing a cura di Antonello Tolve.
Post/Printing, progetto concepito per gli spazi dell'Archivio dell'Architettura Contemporanea di
Salerno (Via Porta Elina), si configura come analisi sui deragliamenti delle specificità linguistiche,
come azione e vibrazione idiomatica, combustione e ginnastica di squadra aperta, questa, a partite
estetiche riconducibili a discorsi plurimi e a scambi reciproci del sapere.
Se da una parte Ciro Fundarò lavora sulla messa in posa del corpo, spietata topia (Foucault), per
realizzare modelli ieratici e solenni d'impostazione classica, dall'altra Gianluca Capozzi, Mauro Di
Silvestre, Lucia Lamberti e Satoboy accelerano la sacralizzazione dell'immagine mediante
formule iconografiche che vanno a relazionarsi con l'asetticità e l'essenzialità della fotografia con
cifre stilistiche di natura differente. «Partendo da un prefisso stilistico di matrice fotografica», ha
suggerito Antonello Tolve nel testo di presentazione, «rivisitata e completata, questa, dall'intervento
di alcuni artisti legati a linguaggi differenti, Post/Printing mira a rivisitare l'arcaico e a ripensare il
classico attraverso sospensioni e integrazioni che ricalibrano alcune maglie delle ecologie passate
(Doležel) mediante interventi (primari e secondari), azioni, visioni e revisioni atte a pianificare
confluenze e interazioni. Post/Printing indica, così, la rottura – la relazione interna e lo scorrimento
–, tra la prefigurazione dello sguardo fotografico la riqualificazione postproduttiva (Bourriaud)
messa in campo da una cooperazione che si fa gioco estetico, zona di contatto, dialogo creativo
spinto al di là del singolare per proporre una strategia mentale plurale, pulsante, pensante».