Premio Arte Laguna 2018
Saranno 115 le opere in mostra provenienti da tutto il mondo che si potranno ammirare nella suggestiva cornice delle Nappe dell’Arsenale Nord di Venezia, una testimonianza internazionale sullo stato dell’arte contemporanea.
Comunicato stampa
Giunto alla sua dodicesima edizione, finalizzato alla promozione e valorizzazione dell'Arte Contemporanea opera con Il Patrocinio di Ministero degli Esteri, Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, Ministero dell'Ambiente e Tutela del territorio e del mare Regione del Veneto, Comune di Venezia, Università Ca' Foscari Venezia, Istituto Europeo di Design e si fregia della medaglia di riconoscimento da parte del Presidente della Repubblica Italiana.
Saranno 115 le opere in mostra provenienti da tutto il mondo che si potranno ammirare nella suggestiva cornice delle Nappe dell’Arsenale Nord di Venezia, una testimonianza internazionale sullo stato dell’arte contemporanea.
Saranno 3.000 mq di spazio espositivo dedicati all’arte contemporanea nelle sue tante declinazioni (Pittura; Scultura e Installazione e Arte virtuale; Arte fotografica, Grafica Digitale; Video Arte e Cortometraggi, Performance; Arte Ambientale, Arte Urbana) gli ambienti che accoglieranno i numerosi visitatori (oltre diecimila nella scorsa edizione) e che vedranno nella serata inaugurale del 17 marzo 2018 ore 18:00 i vincitori della dodicesima edizione del premio insieme ai vincitori dei premi collaterali.
Giunti alla dodicesima edizione del premio Arte laguna e con l’esperienza delle edizioni precedenti alle spalle, sicuramente uno dei dati che emerge maggiormente è quello relativo alla crisi formale del medium pittorico - afferma Igor Zanti, Presidente di Giuria del Premio Arte Laguna - Sebbene proprio la sezione pittura, tradizionalmente, registri il maggior numero di partecipanti, evidenziando come questa pratica artistica sia ancora, a livello mondiale, la più diffusa ed apprezzata, a livello critico è la sezione che presenta maggiori problemi di analisi e di interpretazione, frutto di una incertezza identitaria profonda. Non è infatti un caso che proprio a Venezia le passate edizioni della Biennale Arte abbiano registrato una così limitata presenza di opere pittoriche. Lo stesso discorso non si può fare invece per le altre sezioni, se scultura ed installazione godono ottima salute con una naturale e quasi logica preponderanza dell’installazione, la pratica principe, che permette estensione espressive di più ampio respiro, è invece meno scontato notare come l’arte virtuale e la digital art stiano godendo di un momento di grande fortuna - prosegue Zanti - Rimane costante lo sviluppo della ricerca fotografica che pare compensare, in un certo senso, alcune carenze registrate in ambito pittorico e si conferma la progressiva ed inesorabile crescita della video arte che in questa dodicesima edizione, per scelta critica si è voluto avvicinare al corto cinematografico. Sempre un po’ a rilento pare svilupparsi invece la perfomance che continua a dibattersi tra tentazioni formalmente teatrali e ricerca più marcatamente concettuale e astratta. Sorprende, invece, molto inaspettatamente, che i lavori più interessanti si siano visti in land art - pratica difficoltosa e complessa - e nella nuova sezione di urban art, che entusiasma per l’ampio respiro della ricerca”.
La mostra nasce dalla curatela di Igor Zanti con la collaborazione dei dieci giurati internazionali che hanno valutato e selezionato le 115 opere tra le oltre 5.000 giunte da settembre a dicembre 2017. La giuria internazionale presieduta da Igor Zanti e composta da Domenico De Chirico, Caroline Corbetta, Denis Curti, Nicolangelo Gelormini, Emanuele Montibeller, Simone Pallotta, Nadim Samman, Manuel Segade, Ekaterina Shcherbakova, Eva Wittocx attraverso 3 momenti di selezione, ha così evidenziato le 115 opere finaliste della dodicesima edizione.