Premio MIDeC Arte 2024

Informazioni Evento

Luogo
MIDEC - MUSEO INTERNAZIONALE DESIGN CERAMICO
Lungolago Perabò 5, Laveno-Mombello, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
09/06/2024

ore 11

Curatori
Fabio Carnaghi
Generi
arte contemporanea

Premio MIDeC e Associazione Amici del MIDeC in collaborazione con l’Archivio Vittorio Sereni sono lieti di presentare un ciclo di due mostre dedicate all’arte contemporanea quale riconoscimento alle artiste vincitrici e menzionate nella sezione Arte della terza edizione di Premio MIDeC appena conclusa.

Comunicato stampa

Premio MIDeC Arte
Omaggio a Vittorio Sereni

Anna e Paola Marinuzzi
Stella Variabile
Cristina Saimandi e Caterina Sbrana
Acqua sognante acqua
a tutta quella sete

a cura di Fabio Carnaghi

inaugurazione domenica 9 giugno 2024, ore 11
Villa Fumagalli, Laveno Mombello

9 giugno   – 21 luglio 2024
Villa Fumagalli e MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico

Evento nell’ambito di Premio MIDeC Arte
Narrazione di laghi perduti per Vittorio Sereni
con Tiziana Zanetti e Fabio Carnaghi
domenica 14 luglio 2024
Palazzo Verbania, Luino
accessi su prenotazione alle ore 18 e alle ore 19


Sedi espositive
Villa Fumagalli

via Labiena 87, Laveno Mombello
orari di apertura
martedì e mercoledì ore 9-13
venerdì, sabato e domenica  ore 9-13 / ore 14.30-19.30

MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico
Lungolago Perabò 5, Cerro di Laveno Mombello
orari di apertura
mercoledì e giovedì  ore 10-13
venerdì, sabato e domenica  ore 10-13 / ore 15-18

Palazzo Verbania
Viale Dante Alighieri 5, Luino
Evento con accesso su prenotazione

Informazioni
[email protected]
www.premiomidec.it

Premio MIDeC e Associazione Amici del MIDeC in collaborazione con l’Archivio Vittorio Sereni sono lieti di presentare un ciclo di due mostre dedicate all’arte contemporanea quale riconoscimento alle artiste vincitrici e menzionate nella sezione Arte della terza edizione di Premio MIDeC appena conclusa. Il ciclo espositivo di due mostre a cura di Fabio Carnaghi in  omaggio al poeta Vittorio Sereni si compone di “Stella Variabile” mostra personale dedicata ad Anna e Paola Marinuzzi, vincitrici assolute di Premio MIDeC Arte e di “Acqua sognante acqua a tutta quella sete”, mostra bi-personale di Cristina Saimandi e Caterina Sbrana, a cui è stata assegnata la Menzione MIDeC Arte. Le mostre sono ospitate in due sedi espositive:  presso la portaluppiana Villa Fumagalli a Laveno Mombello e presso i Giardini del MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico a Cerro di Laveno Mombello, dove, in un percorso di visita diffuso che unisce Villa Fumagalli con il polo museale, viene presentata l’installazione site-specific “Abbeveratoi, laghi perduti” di Caterina Sbrana.

Domenica 14 luglio 2024 presso l’Archivio Vittorio Sereni a Palazzo Verbania a Luino con accessi su prenotazione alle ore 18 e alle ore 19, “Narrazione di laghi perduti per Vittorio Sereni” con Tiziana Zanetti, curatrice degli Archivi Chiara e Sereni e con un intervento di Fabio Carnaghi, curatore della mostra, permette di approfondire il legame tra le opere contemporanee delle artiste e una selezione di autografi sereniani.

“Stella Variabile” documenta la ricerca che, avvalendosi di un approccio interdisciplinare nell’impiego del mezzo ceramico, da anni viene portata avanti da Anna e Paola Marinuzzi. Il fondamento tecnico nella ricerca di Marinuzzi si traduce in sperimentazione che spazia da suggestioni tratte dall’architettura al design, alla ceramica popolare, fino a processi sartoriali nel trattamento della materia, elementi leggibili tra funzionalità, scultura e installazione in un repertorio eclettico e straordinariamente eterogeneo. Nelle sale di Villa Fumagalli vengono esposti gli ultimi progetti caratterizzati dall’impiego della porcellana declinata in fragili equilibri statici, anatomici come scheletri, metamorfici come conglomerati geologici, utopici come architetture, accomunati dalla riflessione sulla sottile e complessa precarietà esistenziale in sintonia con la citazione di Montaigne “la vita fluttuante e mutevole” già assunta da Vittorio Sereni nel chiosare la sua ultima raccolta poetica apparsa nel 1980, a cui per assonanza di intenti la mostra è ispirata.

“Acqua sognante acqua a tutta quella sete” dal riferimento sereniano è simbolo per esprimere il controverso rapporto terracqueo, laddove il vuoto è sete e lacuna e la massa travolgente e incontenibile. Acqua e Terra, attraverso interpretazioni ed attitudini peculiari a ciascuna artista, sono vissute come antitesi conflittuale piuttosto che in armonica interazione. Il mondo poetico di Cristina Saimandi con installazioni che coinvolgono il riuso di elementi industriali desueti, rimanda ad una pratica demiurgica nel rappresentare una mitopoietica dalle sembianze antropomorfe. Il contatto tra terra e acqua è ancestrale riferimento alla catarsi sul confine tra vita e morte. Caterina Sbrana, seguendo un processo di indagine su natura e antropismo, si avvale della mimesi e della riproduzione della fenomenologia ambientale. Sbrana attraverso i suoi interventi registra tracce in mappature che descrivono territori, habitat, paesaggi interstiziali attivando il mezzo ceramico nell’incessante ricerca di dialogo tra sostrato culturale e biosfera.

Premio MIDeC Arte è promosso da Associazione Amici del MIDeC, con il contributo di Fondazione Comunitaria del Varesotto, in collaborazione con Archivio Vittorio Sereni, con il patrocinio di Comune di Laveno Mombello, Comune di Luino, MIDeC – Museo Internazionale del Design Ceramico, Centro Culturale Villa Fumagalli, AiCC – Associazione Italiana Città della Ceramica, con il supporto di Hotel De Charme Laveno, NCI-Nuova Ceramica Industriale, Bottega Costantini.

Paola Marinuzzi si diploma in Pittura all’Accademia di Belle Arti di Roma e Anna Marinuzzi frequenta la facoltà di Architettura. Unite dall’interesse per l’arte della ceramica,  intraprendono un sodalizio artistico. Dal 1989 partecipano a rassegne nazionali e internazionali tra cui Biennale della Ceramica di Taiwan, Biennale Inter­nazionale di Aveiro, 54° Premio Faenza, Premio MIDeC, Biennale Internazionale di Manises, Biennale Interna­zionale de L’Alcora, Biennale Internazionale di Carouge, Bien­nale del Design BIO23 a Lubiana. Tra i premi e riconoscimenti si ricordano 3° Premio MIDeC Arte (Vincitrici assolute); Premio internazionale Ceramica Made in Umbria (menzione d’onore); 81^ Exhibition of pottery and ce­ramics of La Rambla, Córdoba (2° premio)); The Alcalatén Prize (2° premio); 4° Concorso Nazionale “Viaggio attraverso la ce­ramica”, Vietri sul Mare (1°premio). Loro ceramiche fanno parte di col­lezioni pubbliche tra cui MIDeC, Keramikmuseum - Westerwald, Museo della Ceramica di Manises, Collezione CERCO, Museo della Ceramica de l’Alcora, Ente Ceramica Faenza, Museo della Ceramica di Grottaglie, Museo della ceramica di Castellamonte, Museo Civico della Ceramica di Nove. Vivono e lavorano tra Roma e Caprarola (Viterbo).

 

Cristina Saimandi si dedica sin da giovanissima allo studio e alla ricerca artistica, frequentando il liceo Artistico di Cuneo e completando la sua formazione presso l’Accademia Albertina di Torino. Alterna la professione di insegnante presso il Liceo Artistico Ego Bianchi di Cuneo all’attività artistica, prediligen­do la ceramica, la scultura, l’installazione. Dal 2016 ha realizzato installazioni sonore e in­terazioni tra arte e musica, collaborando con il Mets, Dipartimento di Musica Elettronica di Cuneo. Ha al suo attivo mostre personali e collettive in Italia e all’Estero. Ha partecipato alla 62° edizione della mostra della ceramica di Castellamon­te, al Festival Europeo di Creatività digitale, a “Città in Note”, Fondazione Artea, alla Bien­nale della Tecnologia, Politecnico di Torino. Tra i riconoscimenti si ricordano Premio MIDeC (menzione Arte) e Premio Internazionale Città di Torino (vincitrice). Vive e lavora a Savigliano (Cuneo).

 

Caterina Sbrana dopo gli studi classici si sposta a Perugia dove studia restauro di dipinti all’Istituto Europeo delle Arti Operative, si laurea all’Acca­demia di Belle Arti di Carrara in Pittura e Arti visive. La raccolta di tracce, residui, textures scandisce la sua ricerca, un’indagine sul paesaggio e sulle sue trasformazioni, sugli spazi liminali in cui si incontrano natura e cultura, umano e non umano. E’ tra i fondatori di Studio17, spazio di ricerca dedicato alla ceramica, alle arti visive e al design. Ha esposto in mostre personali e collettive in musei e gallerie tra cui Villa Pacchiani, Santa Croce sull’Arno; Palazzo Maz­zone Alessi, Caltanisetta; 59 Rivoli, Parigi; Mall Galleries, Lon­dra; Syracuse University in Florence; Museo Marino Marini, Firenze; Fondazione Palazzo Strozzi, Firenze. Nel 2021 ha partecipato alla XV Bienal Inter­nacional Ceramica Artistica Aveiro. Si citano tra i premi Premio MideC (menzione Arte), Premio Nazionale delle Arti di Roma (menzione speciale). Vive a San Giuliano Terme (Pisa) e lavora a Pontasserchio (Pisa).