Prendersicura – Chiara Fabbi – Breakfast
Colazione con l’artista in occasione della sua mostra.
Comunicato stampa
Apre al pubblico, dal 2 novembre al 2 dicembre 2022 la mostra personale Prendersicura di Chiara Fabbi, presso i 515 creative shop in via Mazzini 40 a Torino. Marcella Pralormo si è presa cura della fotografa e della mostra, mentre i 515 creative shop, Maddalena Zolino e Alessandro Quaregna si sono presi cura dell’immagine di comunicazione e ospitano l'esposizione.
Chiara Fabbi ha uno sguardo delicato che arriva in profondità. Cattura la luce che trapela da trame, pattern, tessuti e atmosfere. Il tulle di una tenda, la trama di un tessuto, le abat-jour riflesse sui vetri delle finestre vengono trasformati da questo sguardo femminile in cui ci riconosciamo.
Lo sguardo di Chiara Fabbi ha origine nella sua interiorità, da quel luogo sicuro interno guarda fuori, affamato di bellezza. Cerca un mondo ideale e siccome non lo trova lo crea. Per crearlo ha bisogno di un doppio filtro fisico: la lente della macchina fotografica e il vetro dei finestrini, per lavorare sulla diffusione e sulla rifrazione della luce. I vetri dei finestrini della macchina e delle finestre di casa sono, allo stesso tempo, schermo trasparente che separa e dispositivo necessario per gli effetti sfocati e pittorici. Chiara Fabbi vuole dare un senso al mondo là fuori e il vetro è il filtro che le permette di ottenere quella bellezza ideale che è costituita da un ordine che non è mai perfettamente ordinato.
La volontà di creazione di quel mondo ideale nasce da una ferita interiore antica che le chiede di fare ordine e bellezza anche dentro di sé. Spiega a Marcella Pralormo: “Le mie foto più belle sono nate in momenti di grande dolore”. E’ la ferita della bambina che non si è sentita amata abbastanza e che da grande ripete certe dinamiche tossiche finché non decide di cambiare e di prendersi la responsabilità della propria felicità. La fotografia diventa la cura per i propri malesseri attraverso l’accesso alla fonte della propria creatività. Il passo da compiere è darsi il permesso di prendersi cura di se stessi, uscire dal ruolo di vittime bambine e diventare donna adulta, responsabile della propria felicità e della propria creatività. Per portare se stesse nel mondo ci vuole coraggio e questa mostra è la storia del coraggio di Chiara, che ha compreso che l’unica strada per salvarsi è prendersi cura di sé e trasformare la rabbia e il dolore in energia creativa e creatrice di un mondo perfetto. Un mondo magico in cui le luci arancioni illuminano interni e paesaggi e sembrano dirci che quella luce è casa, una casa in cui possiamo entrare attraverso i nostri occhi, mentre la guardiamo. E capiamo finalmente che tutti possiamo fare casa dentro di noi e trovare la nostra luce.