Prendimi in cura da te
Il tentativo di Prendimi in cura da te è dare voce a progetti curatoriali che per vari motivi non hanno avuto l’opportunità di compiersi: Superfluo offre loro la possibilità di “essere” divenendo qualcos’altro. Il non-finito, il non-realizzato, l’impossibile sono alcune tra le parole chiave date come spunto, motori di ricerca da intrecciare ai concept di partenza dei progetti presentati, affinché si trasformino in proposte espositive e di ricerca, se pur non risolte.
Comunicato stampa
Non è detto che un progetto utopico non possa essere mostrato.
Non è detto che un progetto irrealizzato non possa trovare sbocco con altri mezzi.
Non è detto che un progetto debba esaurirsi nel proprio fallimento.
Il tentativo di Prendimi in cura da te è dare voce a progetti curatoriali che per vari motivi non hanno avuto l’opportunità di compiersi: Superfluo offre loro la possibilità di “essere” divenendo qualcos’altro. Il non-finito, il non-realizzato, l’impossibile sono alcune tra le parole chiave date come spunto, motori di ricerca da intrecciare ai concept di partenza dei progetti presentati, affinché si trasformino in proposte espositive e di ricerca, se pur non risolte.
Suggestioni, bozze, mappe, immagini, faranno dunque da riferimento per ciascun progetto, come veicoli per la trasmissione di percorsi di indagine non ancora sopiti, brani di un’attività in potenza. I curatori invitati avranno la possibilità di mettersi in gioco divenendo per una sera artefici dei propri dispositivi visuali, coinvolti in prima persona nella trasposizione allestitiva dei propri utopici progetti.
Con:
Katia Baraldi
Caterina Benvegnù
Valerio Borgonuovo
Guia Cortassa
Eugenia Delfini
Vincenzo Estremo
Alice Ginaldi
Anna Santomauro
Stefano Taccone
Francesco Urbano Ragazzi
Victor Wang