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Informazioni Evento

Luogo
VECCHIATO ARTE
Via Dondi Dall'orologio 31, Padova, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal martedì al sabato 10:30-13:00 e 15.30-19.00
in altri giorni e orari si riceve su appuntamento

Vernissage
06/04/2022
Generi
arte contemporanea, collettiva

La mostra collettiva proposta da Vecchiato Arte si presenta come una indagine sul ruolo del corpo umano, chiedendosi se la nostra presenza fisica abbia perso la sua centralità diventando quasi superflua.

Comunicato stampa

L’assenza non è forse, per chi ama, la più certa, la più efficace, la più duratura, la più indistruttibile, la più fedele delle presenze? ― Marcel Proust
La mostra collettiva proposta da Vecchiato Arte si presenta come una indagine sul ruolo del corpo umano, chiedendosi se la nostra presenza fisica abbia perso la sua centralità diventando quasi superflua.
In un’epoca in cui il corpo è diventato prodotto i cui dati vengono raccolti e venduti da grandi compagnie tecnologiche o semplice strumento da rendere sempre più bello per acquisire consensi nella dimensione virtuale, la mostra vuole ripristinare la centralità e il valore del nostro corpo attraverso la contrapposizione tra presenza e assenza della figura umana nelle opere esposte.
Il corpo diviene così fondamentale mezzo di comunicazione nella scultura The Jumper di Marek Zyga e nello stesso tempo “ingranaggio” di un sistema sempre più meccanizzato.
Per Rogerio Timoteo e Angelo Bordiga i corpi destrutturati sono punto focale di un’analisi esistenziale, Corrado Marchese con una splendida scultura in marmo rosso Verona omaggia De Andrè e la sua Bocca di Rosa portandoci a riflettere sul corpo come mezzo d’amore a volte profano. Milena Bini, Giuseppe Inglese, Christian Verginer e David Begbie esprimono la loro visione dell’umanità fatta di corpi simili tra loro ma ognuno con caratteristiche uniche.
Troviamo invece l’assenza fisica del corpo umano nelle opere di conTessa e Mariarosaria Stigliano, ma ne possiamo percepire la presenza forte all’interno del paesaggio, quasi fossimo noi stessi i protagonisti di quel racconto, così come nell’opera di Arman dove è evidente come l’uomo abbia un ruolo centrale nonostante non sia presente.
Anche nelle opere di Cesare Berlingeri e Davide Paglia non riconosciamo una vera e propria forma, ma possiamo nel primo delineare dei contorni che rimandano alla figura umana e nel secondo l’energia che ognuno di noi porta dentro di sé.
Artisti: Arman, conTESSA, David Begbie, Cesare Berlingeri, Corrado Marchese, Giuseppe Inglese, Marek Ziga, Davide Paglia, Marek Zyga, Rogerio Timoteo, Christian Verginer