Presentazione catalogo Massimo Iosa Ghini
Questa monografia racconta trent’anni di attività creativa di Massimo Iosa Ghini – dagli esordi negli anni ottanta fino a oggi – e consente di tracciare il bilancio di un’attività caratterizzata da progetti che si distinguono per la sinuosità strutturale non gratuita, l’analisi della spazialità, l’autonomia linguistica e l’attenzione all’aspetto tecnico-funzionale, assieme al costante controllo stilistico e all’uso non referenziale della forma iconica.
Comunicato stampa
Martedì 30 aprile 2013, alle ore 18.00, la Triennale di Milano (viale Alemagna 6) ospiterà la presentazione del catalogo (Skira editore) all’interno della mostra MASSIMO IOSA GHINI. Architetto e designer, in programma fino all’1 maggio 2013.
La serata vedrà l’intervento dell’architetto Massimo Iosa Ghini, di Alessandra Coppa, curatrice del volume, di Luca Beatrice, Stefano Casciani, Aldo Colonetti, autori di alcuni contributi in catalogo, e di Renato Abate (Garbo).
Questa monografia racconta trent’anni di attività creativa di Massimo Iosa Ghini – dagli esordi negli anni ottanta fino a oggi – e consente di tracciare il bilancio di un’attività caratterizzata da progetti che si distinguono per la sinuosità strutturale non gratuita, l’analisi della spazialità, l’autonomia linguistica e l’attenzione all’aspetto tecnico-funzionale, assieme al costante controllo stilistico e all’uso non referenziale della forma iconica.
Massimo Iosa Ghini si forma nel vivace fermento culturale bolognese dei primi anni ottanta e partecipa attivamente alla creazione di una nuova visione dell’integrazione dell’immagine tra illustrazione, moda, comunicazione e fumetto. Proprio partendo dai comics e dalle suggestioni della fantascienza avvia la sua ricerca professionale.
Dal 1985 partecipa alle avanguardie del design italiano con il gruppo Bolidismo, del quale è fondatore. Caratteri dominanti del movimento erano la tensione e la purezza delle linee curve di matrice futurista, aggiornate a un’idea di velocità elettronica, quasi una dematerializzazione formale dell’oggetto.
Nel 1986 entra a far parte del gruppo Memphis con l’amico Ettore Sottsass, riuscendo a mantenere la forte personalità del suo segno fluido. D’ora in poi l’estetica di Iosa Ghini si proporrà sempre in maniera netta e riconoscibile. Nel 1990 apre la Iosa Ghini Associati, con sede a Milano e Bologna.
La sua evoluzione professionale come architetto, rivolta alla ricerca della qualità spaziale, matura invece dalla metà degli anni novanta con la progettazione di architetture, installazioni culturali e commerciali. Progetti in sintonia con la natura che tendono fortemente verso una corretta applicazione delle tecnologie della sostenibilità e del minore consumo, non rinunciando però alla ricerca della qualità estetica.
La monografia presenta un ricco apparato iconografico di oltre cento immagini e raccoglie importanti contributi di Luca Beatrice, Stefano Casciani, Aldo Colonetti, Gillo Dorfles, Luigi Prestinenza Puglisi.
Fino all’1 maggio, prosegue alla Triennale di Milano l’esposizione, curata da Iosa Ghini Associati, con la partnership di Fiandre Architectural Surfaces, Iris Ceramica, Rossato, che presenta una ricca selezione di progetti d’interni e di architettura, oggetti di design, illustrazioni, contributi audiovisivi, che si caratterizzano per il minino comun denominatore del disegno, sentito da Massimo Iosa Ghini come una costante pratica e un imprescindibile punto di partenza di tutto il suo iter creativo.