Primarosa Cesarini Sforza – Little boxes

Informazioni Evento

Luogo
AOCF58 GALLERIA BRUNO LISI
Via Flaminia 58, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì ore 17.00 –19.30 (chiuso sabato e festivi)

Vernissage
13/05/2013

ore 18,30

Artisti
Primarosa Cesarini Sforza
Curatori
Francesca Gallo
Generi
arte contemporanea, personale

Matura artista romana con un’ampia attività internazionale – è conosciuta soprattutto per il personale modo di declinare il linguaggio pittorico con fili di seta “grondanti” dalle tele al posto del colore e con cui tratteggia immagini ricorrenti di uccelli, giardini, case, bambini.

Comunicato stampa

Nella personale da AOCF58, invece, torna, dopo molti anni, al disegno su carta, con una serrata e quasi ossessiva ripetizione di un modulo abitativo: una semplice casetta, un po’ come quelle immaginate dai bambini, disposte con maniacale sistematicità in una griglia di ortogonali. Il risultato sembra un inquietante progetto urbanistico, che rispecchia l’anonimato e la solitudine contemporanee, di cui l’abitazione è metafora. Ma poi, con l’ironia che contraddistingue l’arte attuale, l’ordine si trasforma in disordine e le casette, questa volta tridimensionali, si ammonticchiano, abbandonate nel cesto dei giocattoli o, forse, in attesa dei sogni del prossimo progettista.

Caratteristica costante della ricerca di Primarosa Cesarini Sforza è quindi il libero attraversamento dei codici espressivi della pittura e della scultura, secondo un percorso in cui le immagini – con un valore simbolico e affettivo sovente personale – transitano dalla bidimensionalità alla concretezza oggettuale, attraverso un repertorio di tecniche imperniate sulla manualità, a volte semplici e immediate, a volte lente e meditate.

Per il quarto anno di fila la rassegna 41°54' N-12°28' E, ideata da Francesca Gallo per AOCF58, si ispira alle stanze poetiche di Emily Dickinson, in cui prendono forma, questa volta, pensieri e ricordi, sogni e figure, con forza e insistenza ossessive. Il titolo del progetto, invece, coincide con le coordinate cartografiche dello spazio espositivo intese come metafora dell’incontro.