Princìpi di aderenza
La mostra, promossa dal Comune di Calcio, propone opere installative di otto artisti italiani in stretto dialogo con gli spazi dell’antica dimora, che sorge sulle rovine di una villa romana del II secolo d.C. Princìpi di aderenza vive questi spazi, li rimodula, dialoga con essi, si sovrappone, anche in maniera dialettica, li reinventa attraverso installazioni che associano linguaggi, materiali e indagini differenti.
Comunicato stampa
La mostra, promossa dal Comune di Calcio, propone opere installative di otto artisti italiani in stretto dialogo con gli spazi dell’antica dimora, che sorge sulle rovine di una villa romana del II secolo d.C. Princìpi di aderenza vive questi spazi, li rimodula, dialoga con essi, si sovrappone, anche in maniera dialettica, li reinventa attraverso installazioni che associano linguaggi, materiali e indagini differenti. Ma gli otto artisti rispettano anche lo spazio, lo trasformano, non lo cancellano, anzi lo valorizzano, così come non stravolgono la destinazione d’uso dei singoli ambienti che ospitano la mostra. Sala biliardo e biblioteca comprese, con i relativi ingombri che favoriscono la nascita di dispositivi ulteriori, stimolando gli artisti a interpretare e a convivere dialetticamente con arredi, apparati decorativi e dettagli anche molto lontani dalla propria visione.
Gli artisti coinvolti – legati a diverse ricerche e linguaggi, dalla pittura al video, dall’installazione alla scultura – sono idealmente legati da una “aderenza” con ciò che è reale: storie, rapporti con gli spazi, riflessioni sociali e indagini di natura culturale e antropologica. Un rapporto, quello con le diverse declinazioni di realtà, che si sviluppa naturalmente con approcci differenti, anche con interventi site-specific e progetti inediti. D’altronde «il rapporto con le cose è sempre un rapporto di non appropriazione. [Ma] di essere parte di… di essere aderente, come due persone che si abbracciano».
La mostra sarà accompagnata da un catalogo bilingue con testi critici di Lorenzo Madaro, apparati biografici, bibliografici ed espositivi degli artisti invitati e una documentazione fotografica delle opere installate all’interno delle sale del castello Silvestri. La pubblicazione sarà pertanto una testimonianza della convivenza tra le opere della contemporaneità e la storia e le memorie custodite nelle sale.
Princìpi di aderenza, a cura di Lorenzo Madaro
Opere di Bianco-Valente (Giovanna Bianco e Pino Valente; lavorano insieme dal 1994; vivono e lavorano a Napoli); Daniele D’Acquisto (Taranto 1978; vive e lavora a Fiorenzuola d’Arda – Piacenza), Michele Guido (Aradeo – Lecce, 1976; vive e lavora a Milano), Andrea Magaraggia (Valdagno-Vincenza, vive e lavora a Milano), Marco Andrea Magni (Sorengo – Svizzera, 1975; vive e lavora a Milano), Antonio Marchetti Lamera (Torre Palavicina – Bergamo, 1964; dove vive e lavora), Marco Scifo (Ragusa, 1977; vive e lavora a Milano) e Giovanni Termini (Assoro – Enna, 1972; vive e lavora a Pesaro).