Professional Dreamers – The photographer’s eye, the psychologist’s gaze

Il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano di Torino ospita, la mostra fotografica “Professional Dreamers – The photographer’s eye, the psychologist’s gaze”.
Comunicato stampa
Nata da un progetto in collaborazione tra i fotografi Tiziana e Gianni Baldizzone e la psicologa, Remigia Spagnolo, la mostra è curata da India Dhargalkar e racconta attraverso 94 scatti e testi di analisi psicologica i percorsi di 15 donne che, con tenacia e coraggio, hanno seguito il proprio talento e le proprie aspirazioni intime, anche attraverso una trasformazione radicale delle proprie scelte di vita.
Fotografi indipendenti che si dividono tra Parigi e Torino, Tiziana e Gianni Baldizzone hanno esposto in Europa, Giappone e Stati Uniti e da trent’anni si concentrano su progetti fotografici pluriennali di ricerca e approfondimento sulla condizione umana. “Professional Dreamers”, progetto in progress, approda al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano dopo quattro anni di ricerche e lavoro sul campo, in collaborazione con Remigia Spagnolo, psicologa, autrice e docente a contratto, che si è concentrata nel corso della sua carriera sul tema del sogno professionale.
"Siamo lieti di ospitare al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano la mostra fotografica 'Professional Dreamers’, un progetto che parla di coraggio, trasformazione e autodeterminazione femminile. Il nostro Museo, che narra nelle sue sale le storie di chi ha realizzato il sogno di unità e indipendenza del paese, trova in questa esposizione un'importante occasione per proseguire e attualizzare la riflessione sul valore dell’impegno personale. Le fotografie di Tiziana e Gianni Baldizzone, accompagnate dai testi di Remigia Spagnolo, rappresentano una testimonianza viva di come il sogno, inteso come ricerca interiore e affermazione della propria identità, possa essere motore di cambiamento e di evoluzione. In un momento in cui il ruolo della donna nella società e nel mondo del lavoro continua a essere oggetto di dibattito e trasformazione, questa mostra assume un valore particolarmente significativo”, hanno dichiarato la presidente del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, Luisa Papotti e il direttore Alessandro Bollo.
“Per quattro anni abbiamo lavorato insieme in una stretta commistione delle nostre rispettive discipline e in una continua interazione tra i nostri linguaggi e le nostre rispettive visioni. Da questa collaborazione è nata l’impostazione della mostra. Abbiamo scelto una narrazione non tradizionale: nel concetto, che unisce fotografia e psicologia; nei contenuti, che affrontano il tema della valorizzazione del ruolo e dei talenti femminili entrando nella sfera intima delle aspirazioni interiori; e nella forma, che esplora il tema del sogno attraverso un binomio inedito: l’Occhio del fotografo e lo Sguardo dello psicologo. Il dialogo tra fotografia e psicologia è riproposto anche nell’allestimento del percorso espositivo in cui i due linguaggi, fotografico e psicologico, si sviluppano in parallelo su piani diversi proponendo un doppio punto di vista sul sogno professionale delle protagoniste della mostra”, hanno spiegato i fotografi Tiziana e Gianni Baldizzone e la psicologa Remigia Spagnolo.
È la scoperta di sé, dei propri talenti e delle proprie ambizioni più intime il fil rouge di “Professional Dreamers”, che mette in dialogo fotografia e psicologia, nell’allestimento del percorso espositivo al primo piano del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, nel Corridoio della Camera Italiana. Il linguaggio fotografico e il linguaggio psicologico si sviluppano in parallelo, su piani diversi, proponendo un doppio punto di vista sul sogno professionale delle protagoniste della mostra.
Gli scatti dei Baldizzone, anche attraverso la scelta del colore o del bianco e nero, cercano nella realtà le tracce del sogno che si cela dietro la scelta di una particolare carriera e fanno emergere una rappresentazione visiva del sogno professionale e della sua realizzazione nella quotidianità di un’arte, di un mestiere di una professione. I commenti psicologici di Spagnolo accompagnano il visitatore alla scoperta di simboli, archetipi, sentimenti, emozioni, sensazioni e valori che plasmano il sogno, anche laddove il soggetto non è consapevole.
Dall’interazione tra fotografie e testi emergono i percorsi personali di donne, di paesi e background diversi, che hanno affrontato battaglie anche dure e pregiudizi, pur di perseguire le proprie aspirazioni e liberare le proprie potenzialità, non tanto nell’ottica di fare carriera, ricoprire posizioni di alto livello o avere successo, ma più per sviluppare la propria personalità e dare concretezza alle proprie ambizioni.
Sulla locandina della mostra è ritratta l’astrofisica Patrizia Caraveo, accanto allo storico telescopio dell’Osservatorio di Brera. Caraveo voleva fare l’egittologa, ma è finita a studiare le pulsar, definite le mummie di stelle.
Tra le protagoniste della mostra ci sono Riccarda de Eccher, che negli anni Settanta ha contributo ad aprire una via all’alpinismo femminile in alta quota e oggi dipinge ad acquerello solo Dolomiti; Debora Rizzetto, orafa di formazione che ritrova sé stessa tra le arnie e le api regine geneticamente selezionate per resistere ai cambiamenti climatici. E poi ancora Lucie Branco, che tra pregiudizi e discriminazioni di genere è diventata la prima donna scalpellina, ammessa nei Compagnons du Devoir du Tour de France, istituzione francese preclusa al genere femminile fino al 2004; e Eriko Horiki, ex impiegata di banca, che si è lanciata d’impulso nel mondo chiuso della fabbricazione del washi, la carta giapponese fatta a mano e ha salvato questa tradizione millenaria, trasformando un artigianato desueto in arte e design.
L’8 marzo, in occasione della Festa della donna, il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano sarà aperto gratuitamente per tutte le donne.
Alcune delle protagoniste degli scatti incontreranno il pubblico al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano nel corso del Ciclo “L’occhio del fotografo, lo sguardo dello psicologo.Conversazioni sul sogno professionale”, a partire dal 12 marzo, quando la campionessa paralimpica di tiro con l’arco e chirurgo della mano Elisabetta Mijno dialogherà alle ore 18.00 con Tiziana e Gianni Baldizzone, e Remigia Spagnolo. L’incontro si svolge nell’ambito dei Giochi Mondiali invernali Special Olympics 2025.
Il 9 aprile alle ore 18.00 sono attese al Museo Annalisa Buffo, neuroscienziata e l’alpinista e artista Riccarda de Eccher. Il 13 maggio alle ore 18.00 i fotografi Baldizzone e Remigia Spagnolo terranno un incontro sui temi della mostra, mentre a chiudere il ciclo saranno l’11 giugno alle ore 18.00 l’astrofisica Patrizia Caraveo e l’imprenditrice e Brand Advisor Helen Nonini.
Il progetto “Professional Dreamers”, di cui la mostra a Torino al Museo Nazionale del Risorgimento Italiano è la prima tappa, è sotto il patrocinio della Fondazione Marisa Bellisario.
Fineco è Main Sponsor della mostra, che è sostenuta dal Consiglio Regionale del Piemonte – Consulta delle Elette e dalla Camera di commercio di Torino - Comitato per l’imprenditoria femminile, e patrocinata dalla Città di Torino, dall’Ordine degli Psicologi del Piemonte e dallo IUSTO-Rebaudengo Università Pontificia Salesiana di Torino.