Progetto Bancartis – Anna Capolupo
Quest’anno, sarà la volta della giovane artista Anna Capolupo (Lamezia Terme, 1983, vive e lavora a Firenze), che entra a far parte della collezione di BCC Mediocrati con l’opera Santa Eufemia (nervi).
Comunicato stampa
Martedì 9 dicembre 2014, a partire dalle ore 17, presso la Sala De Cardona del Centro Direzionale di Rende (Cs), si terrà l’annuale Progetto Bancartis indetto da BCC Mediocrati.
Giunto alla sua ottava edizione, il progetto prosegue nell’intento dell’istituzione bancaria di dare vita a una collezione di opere d’arte realizzate da artisti di origine calabrese, che, con il passare del tempo, si trasformi in una testimonianza ricca e viva, di stampo museale, della scena contemporanea regionale. Istituita nel 2007, la collezione Bancartis annovera opere di alcuni degli artisti calabresi più importanti della seconda metà del XX secolo e dell’inizio del XXI, quali Francesco Guerrieri, Cesare Berlingeri e Silvio Vigliaturo, oltre che pregiatissimi oggetti d’artigianato artistico realizzati da maestri la cui fama ha valicato i confini regionali, come l’orefice Gerardo Sacco e il liutaio Vincenzo De Bonis.
Quest’anno, sarà la volta della giovane artista Anna Capolupo (Lamezia Terme, 1983, vive e lavora a Firenze), che entra a far parte della collezione di BCC Mediocrati con l’opera Santa Eufemia (nervi). Capolupo, già protagonista dell’edizione 2013 del progetto espositivo itinerante Young at Art del MACA (Museo Arte Contemporanea Acri) e finalista quest’anno sia al Combat Prize che al Premio Terna, è la prima artista Under 35, nonché la prima donna, a partecipare al Progetto Bancartis, e lo fa presentando un dipinto di grandi dimensioni, in cui uno scorcio del passato industriale dell’area di Sant’Eufemia, nella città natale dell’artista, rivive attraverso una tecnica articolata e ruvida, enormemente evocativa e dal forte impatto visivo. Colori acrilici, tempere, gessi e carboncini si sovrappongono donando vita a strati di materiali diversi – cemento, ferro, terra –, che acquisiscono una sensazione di realtà tattile, resa ancor più viva dall’utilizzo del supporto di strati di carta grezza applicati sulla tela, a loro volta strappati e reinseriti nel dipinto in un patchwork che fonde insieme astrazione espressionista e figurazione architettonica.
Come già accaduto per molte delle precedenti edizioni, la presentazione dell’opera, oltre che arricchire la collezione Bancartis di una firma emergente di enorme talento, funge da ricca anticipazione per una mostra personale dell’artista, la prima in un’istituzione museale, che si terrà, tra l’aprile e il maggio 2015, al MACA di Acri (Cs).