Progressive Street
Mostra fotografica del gruppo Internazionale “Progressive Street“.
Comunicato stampa
Israele, Australia, Argentina, Lituania, Indonesia, Spagna, Inghilterra, Giappone, Italia...e ancora…tante sono le nazionalità dei fotografi che espongono in questa occasione a Gli eroici furori, all’interno del palinsesto Photofestival Milano 2020.
Nel mondo globalizzato, antiche o modernissime, affollate di giorno e vuote di notte, le stazioni sono luoghi carichi di memorie e di sentimenti fra chi torna a casa e chi ci lascia per intraprendere un viaggio, sporgendosi dal finestrino, lasciandoci con un gesto.
Il passaggio, il transito nelle Stazioni come luogo simbolico del passaggio della vita: è il senso dato dai trenta fotografi autori delle immagini che emergono da vari punti di vista, rese poi con colori squillanti o con fascinosi bianchi e neri, fissate per sempre dall’occhio fotografico di ricerca.
“Progressive Street” è una gang di fotografi, una galleria, un'agenzia e una casa editrice di riviste e libri. Dalle strade del mondo, gli occhi sulla realtà: gli standard professionali sono concentrati su tutti gli aspetti della vita, della cultura e della politica.
«Vogliamo lasciare una testimonianza sincera, senza contraffazione consumistica. Stiamo aumentando ogni giorno e continuiamo a condividere gli stessi ideali».
Attraverso reportage e varie iniziative i fotografi del gruppo cercano di mostrare la quotidianità della vita senza cercare di sorprendere, aprendo una nuova finestra sul mondo, alla ricerca di qualcosa di nascosto e che viene da loro disvelato.
Fotografie come racconti, narrazioni e non eclatanti scoop. Ogni reportage è accompagnato da testi per l'identificazione dei luoghi, delle persone e del contesto che si è cercato di restituire con l’immagine.
Gli stili pur diversi tra loro dei fotografi in mostra sono tra loro accomunati dal desiderio di fermare il segno del passaggio del tempo e dell’uomo.