Promemoria II – Michelangelo Pistoletto

Informazioni Evento

Luogo
RAM - RADIO ARTE MOBILE
Via Conte Verde 15, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

da martedì a sabato dalle 16.30 alle 19.30 e su appuntamento

Vernissage
28/10/2012

ore 17

Artisti
Michelangelo Pistoletto
Generi
arte contemporanea, personale

Il nuovo ciclo espositivo PROMEMORIA II ospita le prime tre opere dell’Arte dello Squallore -create per la mostra nella Galleria Pieroni nel marzo 1986- momento in cui l’artista abbandona la sua fase di sonno leggero (1981-1984) per abbandonarsi a un “sonno profondo”(1985-1988), in cui la materia è volume che assorbe energia.

Comunicato stampa

PROMEMORIA nasce dalla volontà di mostrare oggi opere realizzate in occasioni espositive specifiche e distanti nel tempo: il modulo delle Camere ne amplifica le potenzialità. Il presente allestimento, in dialogo con l’artista, è l’occasione per una rinnovata visione.
Se una lunga nottata si frantumasse, i suoi frammenti, probabilmente, sarebbero visibili nei volumi “scuri” di Michelangelo Pistoletto negli spazi di RAM radioartemobile. Il nuovo ciclo espositivo PROMEMORIA II ospita le prime tre opere dell’Arte dello Squallore -create per la mostra nella Galleria Pieroni nel marzo 1986- momento in cui l’artista abbandona la sua fase di sonno leggero (1981-1984) per abbandonarsi a un “sonno profondo”(1985-1988), in cui la materia è volume che assorbe energia.
[…] quando osservi il cielo di notte guardando dalla finestra ti accorgi che è un grande nero che contiene la luce delle stelle, cioè tutti i corpi luminosi. Nel caso dei volumi presenti in questa mostra il buio è interno alla luce. […] (estratto dall’intervista di Flavio Alivernini a Michelangelo Pistoletto)
Nello stesso giorno, domenica 28 Ottobre alle ore 12:00, nel prestigioso sito delle Terme di Caracalla si presenta il Terzo Paradiso di Michelangelo Pistoletto a cura di Achille Bonito Oliva, in collaborazione con Cittadellarte e RAM radioartemobile. L’evento si veste di eccezionalità: i reperti archeologici disegnano il Nuovo Segno d’Infinito e rappresentano quella congiunzione millenaria tra ciò che siamo stati, ciò che siamo e ciò che saremo.
Nell’occasione s’inaugura anche il Mitreo, per lungo tempo rimasto chiuso al pubblico.