(Proto)Type – Maria & Alexander Pogorzhelsky
Seconda tappa del progetto “(Proto)Type”, a cura di Tatiana Martyanova, che porterà in mostra lavori inediti degli artisti russi Maria e Alexander Pogorzhelsky.
Comunicato stampa
Woolbridige Gallery è lieta di invitare sabato 26 giugno, dalle ore 17.00 alle ore 20.00 all’inaugurazione della seconda tappa del progetto "(Proto)Type", a cura di Tatiana Martyanova, che porterà in mostra lavori inediti degli artisti russi Maria e Alexander Pogorzhelsky.
Per l’occasione Woolbridge Gallery inaugurerà il primo degli spazi collaterali Woolbridge Art Labs, situato in Via Italia 32, nel centro pedonale della città di Biella.
Nelle opere di Maria e Alexander Pogorzhelsky, artisti di origine russa, ma italiani ormai di adozione, si legge l'intensità poetica, uno sguardo quasi ingenuo intorno al reale, un ritorno all’origine. Lo spazio del quadro, seguendo la linea di Walter Benjamin, ancora oggi mette direttamente in relazione lo spettatore con l'aurea del raffigurato, con il simbolo e la contemplazione.
Simboli ed elementi spirituali vivono nella nostra descrizione di ogni momento della vita quotidiana, nei riti e cerimonie, sia reali che mentali. Ogni opera rappresenta un ponte temporale tra presente reale e passato rituale, un passato che risulta spesso poetico. La visione e la nascita di un'immagine passano prima attraverso il prisma del suo prototipo.
Il grado di parentela, gli artisti sono fratello e sorella, è un aspetto importante per comprendere in profondità il loro lavoro. Molto diversi nelle soluzioni estetiche visive, i pittori, infatti, scrivono diari, costruiscono linee, (ri)connettono significati, cercano immagini nella vita quotidiana, sia reale che fittizia. Un confronto costante tra reale e surreale. La ricerca del presente attraverso il prisma del passato, una connessione fisica e chimica tra generazioni. Quella che il filosofo francese Henri Bergson chiamava énergie spirituelle. Energia spirituale, che unisce due linee estetiche dell’arte di Alexander e Maria Pogorzhelsky. Prototipo dell'immagine dello spirito.
Oltre al concetto di bellezza radicale, che ha le sue radici nell’Illuminismo, esiste una bellezza interiore che illumina i corpi; una bellezza che enfatizza l’eros, l’amore e l’interesse per i dettagli. La vita ordinaria appare più misteriosa di quanto immaginiamo.
Nella mostra (Proto)Type lo spettatore non vedrà un'analisi della vita moderna, ma sarà un partecipante diretto della sua concreta quotidianità, reale e apparente, ma sempre mitica.
Gli artisti e la curatrice, per la prima volta a Biella, sperimentano e realizzano un allestimento site-specific con l’intervento di tessuti donati per l’occasione da Piacenza 1733, azienda biellese alla quattordicesima generazione, che racconta l’installazione di 120 disegni richiamando alla memoria dei propri antenati, attraverso un'immagine ben precisa: un costume, una maschera, un tessuto - oggetti che diventano quasi un feticcio.
Il sipario immaginario creato per suddividere lo spazio della galleria diventa un filo conduttore conducendo lo spettatore verso un certo percorso (pre)definito.