Qin Jianjun – Landscape Open Eyes
Con la mostra personale “Landscape Open Eyes”, Qin Jianjun prende ispirazione dai saggi classici del Buddhismo nei quali il paesaggio viene inteso come “strumento per aprire gli occhi delle persone, troppo spesso accecate dai problemi del mondo e della vita quotidiana”.
Comunicato stampa
Il paesaggismo tradizionale cinese è considerato sin dall’antichità la forma più elevata di pittura nell’arte orientale. In questa tipologia espressiva la natura e i suoi panorami diventano i soggetti fondamentali di ogni opera: oltre la loro perfetta imitazione, ciò che è essenziale rappresentare secondo l’antica filosofia cinese è lo spirito della natura e la sua vitalità interiore. Così il paesaggio diventa un simbolo, un modo di considerare la realtà che ci circonda nella sua completezza e nel suo equilibrio. L’intera visione può essere riconducibile ad un vecchio proverbio cinese: “un fiore non è solo un fiore, ma un intero mondo da osservare”.
Con la mostra personale “Landscape Open Eyes”, Qin Jianjun prende ispirazione dai saggi classici del Buddhismo nei quali il paesaggio viene inteso come “strumento per aprire gli occhi delle persone, troppo spesso accecate dai problemi del mondo e della vita quotidiana”. Affascinato dai maestri del passato, l’artista riflette nelle sue produzioni più recenti l’idea della natura come metafora, in cui il paesaggio si trasforma, questa volta, in un luogo interiore. I panorami rappresentano ritratti della sua essenza, realizzati tramite la lavorazione di fotografie trattate con inchiostro e parziali rimozioni della stampa, fino ad ottenere l’immagine dal lui desiderata.
Tra graffi, pigmenti e pellicole, Qin Jianjun accompagna lo spettatore in un viaggio introspettivo: le opere diventano così un mezzo attraverso il quale l’artista cerca un contatto con chi le osserva, invitando il pubblico a dialogare con quelle parti invisibili di sé stesso.
Qin Jianjun si laurea nel 1990 presso l'Accademia di Belle Arti di NanJing in Pittura Tradizionale Cinese e Tecniche della Ceramica. Nei primi anni successivi alla conclusione dei suoi studi, si dedica principalmente alla fotografia di ritratti. Nel 2009 fonda lo spazio Shangdong Contemporary Art, un centro per l’arte contemporanea nei pressi di NanJing, con lo scopo di animare la scena artistica della città e invitando a partecipare al suo progetto artisti locali, nazionali ed internazionali. È un momento che segna un punto di svolta nella carriera di Qin Jianjun, il quale ritrova nuovi stimoli creativi. Da questo momento in poi, l’artista si dedica ad una costante produzione artistica, parallela alle attività svolte nel Shangdong Contemporary Art nelle quali è impegnato ancora oggi.
Testo a cura di Giulia Falcone.