Qiu Yi – Archeologie del futuro

Informazioni Evento

Luogo
MUSEO CIVICO - PALAZZO COMUNALE
Piazza Del Duomo 1, Pistoia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
14/04/2022

ore 16

Artisti
Qiu Yi
Generi
arte contemporanea, personale

Le opere di Qiu Yi occuperanno gli spazi al piano terreno, il cortile monumentale e la Sala Rossa( Museo Civico di Pistoia) del Palazzo del Comune.

Comunicato stampa

Il Comune di Pistoia è lieto di presentare la mostra personale di Qiu Yi: Archeologie del futuro, a cura di Laura Vecere. L’ esposizione, nata e realizzata nell’ambito dell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina 2022, sarà aperta al pubblico dalle ore 16:00, del 14/04/2022 fino al 29/05/2022. Le opere di Qiu Yi occuperanno gli spazi al piano terreno, il cortile monumentale e la Sala Rossa( Museo Civico di Pistoia) del Palazzo del Comune.

Inaugurazione

Giovedì 14 aprile, ore 16:00

Sale Affrescate del Palazzo Comunale di Pistoia

Conferenza Stampa

Giovedì 14 aprile, ore 12:00

Sala Grandonio del Palazzo Comunale di Pistoia

Palazzo Comunale di Pistoia

Museo Civico di Pistoia

Piazza del Duomo, 1, Pistoia

INTERVERRANNO

Alessandro Tomasi, Sindaco di Pistoia

Wang Wengang, Console Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze

Margherita Semplici, Assessore alla Cultura del Comune di Pistoia

Laura Vecere, Curatrice

Elena Testaferrata, Direttrice dei Musei Civici di Pistoia

Qiu Yi si è presentato sulla scena artistica fiorentina nel 2012 e da quel momento in poi non ha smesso di costruire un lavoro di ampio respiro basato sul confronto tra due culture così distanti e tuttavia non prive di punti di tangenza e reciproca fascinazione. Già dalle prime prove l’artista ha individuato un modus operandi che si è mostrato chiaro ed efficace proprio a partire da una serie di approfondimenti, veri e propri scavi archeologici, condotti nelle radici della cultura millenaria da cui proviene. La scelta di questo particolare osservatorio gli ha permesso di intavolare un personale dialogo con le discipline artistiche occidentali sia contemporanee sia antiche da cui è nata una singolare e inedita sequenza di opere, spesso di grande impatto ambientale, che aprono interrogativi non solo sul confronto tra le due culture ma sul futuro stesso dell’arte.

I lavori principali di Qiu Yi hanno messo a fuoco gli aspetti oggettuali della scrittura, a partire dalla nodi: nodi di corde, nodi di polietilene contenenti inchiostro di china ghiacciato, barrette di china solida che crescono come piantine, pietre scrittorie e calchi delle medesime, pennelli (in Cina strumenti principali della scrittura/pittura) impiegati come rametti per costruire nidi, prototipi per eccellenza dell’ habitat naturale.

Qiu Yi è autore inoltre di una serie di performance intitolate: Il disegno incontra il disegno (2016) che trovano giustificazione nell’antica tradizione della geomanzia cinese, tramite cui si è relazionato a monumenti architettonici di alto valore simbolico sia italiani che europei, sia antichi che contemporanei. Ogni volta mettendo in dialogo la forma compiuta del monumento con quella incerta derivante delle tracce casuali a china lasciate su fogli di carta da una trottola appositamente costruita.

Lo stesso tema di aggregazione/disgregazione della forma raggiunge una potenza quasi drammatica nel più recente Mille parole (2021), una serie di dipinti a modulo quadrato, in cui il dilagare gestuale del segno/ideogramma/pittura è a stento tenuto a freno da una fragile trama geometrica sottostante.

La recente mostra: Archeologie del futuro, presso il Palazzo Comunale di Pistoia, porta in visione un nuovo dato: l’assimilazione/sovrapposizione tra segni orientali ed iconografia occidentale, come ad esempio nell’Ultima cena, ricordo del Banchetto imperiale, opera prima realizzata dall’artista nel cortile di Palazzo Medici Riccardi. In direzione contraria Qiu Yi costruisce una serie di finestre, esemplate su quelle che inquadrano angoli del giardino cinese, trasferendone la visione verso gli interni del Palazzo degli Anziani. Le finestre si aprono senza il supporto naturale del muro, meri ritagli nello spazio, focalizzando l’attenzione su un paesaggio “culturale” quale il gruppo scultoreo Miracolo di Marino Marini realizzato tra 1953 e il 1954 oppure la figura inginocchia del Cardinale Niccolò Forteguerri, di Lorenzo Lotti ( prima metà del ‘500.)

Infine, ma non meno importante l’artista ha realizzato un’opera nuovissima, un calco ripetuto più volte del Tondo Pitti di Michelangelo, sostituendo alla tradizionale colata di gesso quella di una sostanza gelatinosa di origine organica. Proprio perché organica la forma originaria sarà soggetta a continue trasformazioni per tutta la durata della mostra.

La mostra è promossa e organizzata dal Comune di Pistoia, Associazione di Artistikamente.

É sostenuta dei Contributi della Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia, ChiantiBanca, Misericordia di Pistoia, Raffaello Scambio Culturale Internazionale Italia SRLS

Collaborazione: Qiu Yi Studio, Associazione di Arte e Cultura Contemporanea Cina e Italia

Con il Patrocinio del Consolato Generale della Repubblica Popolare Cinese a Firenze, Regione Toscana

---Laura Vecere