Quadratonomade – Latina
Quadratonomade partecipa alla terza edizione del Festival “Le Forme del Suono”, evento realizzato dal Conservatorio “O. Respighi” di Latina e coordinato dal Vice-direttore Paolo Rotili. Una parte della collezione Quadratonomade sarà esposta presso la sede staccata del Conservatorio, in concomitanza con la mostra di installazioni di SoundArt curata da Simone Pappalardo.
Comunicato stampa
Quadratonomade - Latina
22 maggio - 1 giugno 2012
Quadratonomade partecipa alla terza edizione del Festival “Le Forme del Suono”, evento realizzato dal Conservatorio “O. Respighi” di Latina e coordinato dal Vice-direttore Paolo Rotili. Una parte della collezione Quadratonomade sarà esposta presso la sede staccata del Conservatorio, in concomitanza con la mostra di installazioni di SoundArt curata da Simone Pappalardo.
Artisti: Elisa Abela, Getulio Alviani, Andy, Stefano Arienti, Franco Berdini, Canecapovolto, Leonardo Carrano, Silvio Costabile, Gianni Dessì, Marco Fedele Di Catrano, Sidival Fila, Shay Frisch Peri, Alfonzo Maria Isonzo, Felice Levini, Giuliano Lombardo, Lomofield, Cristiano Luciani, Ernesto Magro, Ezia Mitolo, Daniela Monaci, Ilaria Occhigrossi, Simone Pappalardo, Franz Rosati, Dario Sanfilippo, Gaia Scaramella, Piera Scognamiglio, Donata Maria Tchou/Maria Veltcheva, Andrea Valle, Grazia Varisco, María Ángeles Vila Tortosa.
A cura di Donatella Giordano, Simone Martinelli, Donatella Pinocci
Sponsor: Enel Green Power.
Conservatorio “Ottorino Respighi”, Latina
Via Ezio, 32 04100 Latina
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ALTRE INFO:
Creare con i suoni lo si può fare in tanti modi. Si può scrivere il più precisamente possibile o lasciare all’interprete ampi spazi di manovra, si può inventare o elaborare idee altrui, si può utilizzare una matita o un computer, si può pensare la musica per un esecutore o costruire una scultura sonora. Creare con i suoni lo si può fare in tanti modi e ognuno nasconde un modo di essere. Si compone per trasmettere emozioni o per costruire un oggetto perfetto, per superare i propri fantasmi o per rendere possibile un ascolto, per rappresentare una visione del mondo o per adempiere a un rito collettivo. Ci sono tanti modi di creare con i suoni. Ma non è stato sempre così. Nelle comunità definite da confini culturali e sociali, da gerarchie di censo e di potere, la musica ha avuto modi univoci, serviva a scopi precisi. Oggi con la globalizzazione le funzioni della musica nella società post-industriale sono diversissime, provengono da origini lontane e convivono affiancate. Allora, nei cento anni dalla nascita, diviene quasi inevitabile rendere omaggio a John Cage. Capace di accogliere nel suo pensiero e nella sua azione musicali tutte le possibili evenienze del suono, capace di rifondare la nozione stessa di ascolto, lo spazio e la tipologia della performance, questa figura è forse il musicista che più ha posto e fatto emergere a consapevolezza le attuali contraddittorie dinamiche del creare.
E nell’ omaggio alla sua musica e al suo pensiero del Silenzio e del Caso, diviene possibile, paradossalmente, l’omaggio all’altro da sé che il Silenzio accoglie. Allora ecco convivere nel festival l’improvvisazione a fianco alle lucide architetture di Donatoni e di quanti fanno della scrittura il modo della loro espressione. Convivere il neoclassicismo di Petrassi con le meta-partiture di Guaccero, il teatro di Stravinskij con le istallazioni sonore, il contemporaneo con il jazz… Convivere scrittura e improvvisazione, appunto, in una storia novecentesca plurima che è la nostra tradizione colta. Storia che questa volta abbiamo scelto di raccontare seguendo le possibilità degli strumenti del creare. Non quelli ideali, poetici, ma i concreti generatori di onde sonore. Da quello con la voce, ogni concerto è anche un ritratto di e con uno strumento, da quelli acustici a quelli delle nuove tecnologie, sino a quelle macchine da suono che sono le installazioni, evidenziando quanto sia plurima oggi l’ interazione Uomo-Strumento.
Un festival che si estende per due settimane. Due settimane di musica del Novecento e contemporanea, di musica acustica ed elettroacustica, da camera, teatrale, di sculture sonore. Due settimane con gli ospiti stranieri, grazie ai contributi dei programmi Erasmus, con quelli italiani e con i musicisti del conservatorio stesso. Due settimane di incontri, seminari, masterclass, di musica scritta, improvvisata, di nuove interazioni, in una proteiforme immagine del tempo orizzontale di questo nostro presente.
Coordinatore del Festival Paolo Rotili
PROGRAMMA
MARTEDI’ 22 MAGGIO
Ouverture
Ore 16 – Inaugurazione del festival e vernissage della mostra di Installazioni
Ore 18 – Concerto/maratona
Ensembles e solisti del Conservatorio
musiche di Varese, Cangialosi, Tiensuu, Cage, Iucolano, Meoli*, Rota, Petrassi
improvvisazione “Ios (ipad, iphone) contro Android”
Concerto-presentazione nel quale sono idealmente presenti tutti i partecipanti al festival. Ogni autore, infatti, è
espresso tramite un diverso organico: Varese (Octandre) ensemble di fiati; Cangialosi quartetto di sax; Rota,
quintetto con l’arpa; Cage (First construction) le percussioni; Petrassi (Concerto da camera) il clavicembalo
concertante; Meoli e Iucolano il coro; Tiensuu (,mutta) le fisarmoniche, l’improvvisazione finale (con un orchestra
di Ipad, tablet e/o cellulari che si sfidano all’ultimo bit, improvvisando su frammenti elaborati tratti da tutti i pezzi
appena ascoltati), l’elettronica.
Concerto “Ouverture” , concerto/festa che da l’avvio al Festival
MERCOLEDI’ 23 MAGGIO
Con la composizione
Ore 10 -12 seminario sulla realizzazione di Sinfonia 2 di Domenico Guaccero
Ore 19 Concerto
“Sinfonia 2” di Domenico Guaccero realizzata dal Laboratorio di composizione e musiche di
studenti di composizione e musica elettronica
Giornata dedicata alle classi di composizione e musica elettronica con l’esecuzione dei migliori lavori degli studenti e ad una nuova realizzazione della Sinfonia 2 di Domenico Guaccero. Esponente di spicco dell’avanguardia romana del dopoguerra, Guaccero è autore di fondamentali scritti sulle grafie aleatorie, esempio di speculazione musicale tra i più alti che il periodo abbia prodotto. Il lavoro che presentiamo è la realizzazione ad opera degli studenti del conservatorio di una meta-partitura, cioè di una partitura concepita in modo tale che possa generare infinite altre partiture.
GIOVEDI’ 24 MAGGIO
Ore 17 Auditorium
Con l’Arpa
musiche di Bartok, Rota, Meoli, Hindemith
Con gli Strumenti antichi
Ore 19 Auditorium
musiche barocche e contemporanee
Ore 21 Teatro Cafaro
“L’ Histoire du soldat” di I.Strawinskij
in forma scenica. Giornata ricca di stimoli: un concerto intorno all’arpa della docente Isabella Mori; un concerto con strumenti antichi nel quale si alternano musiche barocche e musiche contemporanee e, alla sera, diretta da Giuseppe Cangialosi, la realizzazione in forma scenica del capolavoro stravinskijano.
VENERDI’ 25 MAGGIO
Con il Saxofono
Ore 10 -13 presentazione del libro “Saxatile” ed. Sconfinarte
Masterclass di Enzo Filippetti (saxofono)
Ore 10 – 13 Masterclass di B. Kominek (pianoforte)
Ore 17 Auditorium
Recital sax ed elettronica
Enzo Filippetti
Ore 19 Auditorium
Con la voce
Liriche da camera del 900
Voci delle classi di canto – Antonio Luciani pianoforte
Ore 21 Teatro Cafaro
Concerto per sax e percussioni
Musiche di Rotaru, Kettle, Cage, Baggiani, Donatoni
SaxQuartet Apeiron, Ensemble del Conservatorio
Dir. Benedetto Montebello
Una giornata dedicata al saxofono e alla voce che si apre con la presentazione del libro scritto da Filippetti sulle nuove tecniche strumentali. Al pomeriggio un recital dello stesso Filippetti con un repertorio tutto per sax ed elettronica. Il secondo concerto vede l’esibizione delle voci delle classi di canto in un repertorio poco frequentato come la lirica da camera del 900 italiano, con Antonio Luciani al pianoforte.
Nel concerto serale il saxofono interagisce con le percussioni. Nella prima parte, la prima italiana di una composizione per quartetto di percussioni di Doina Rotaru e due classici della percussione come “Living room” di Kettle e “First construction” di Cage. Nella seconda, insieme al quartetto di sax di Guido Baggiani un importante omaggio a Franco Donatoni: i due “Rasch” per quartetto di sax e “Hot”, splendido esempio della genialità di una delle figure più importanti del secondo novecento italiano
SABATO 26 MAGGIO
Ore 10 – 13 Masterclass di B. Kominek
Ore 10 – 13 Masterclass di Olczak
Con Roffredo Caetani
Ore 16 – 18
Tavola rotonda sulla figura di Roffredo Caetani
Ore 19 Auditorium
Concerto con musiche di Caetani e compositori italiani del primo dopoguerra Altro momento importante del Festival è il contributo alla riscoperta del compositore Roffredo Caetani, dell’importante casata del territorio pontino, a cui si dedica una tavola rotonda e l’esecuzione di alcune sue musiche cameristiche.
LUNEDI’ 28 MAGGIO
Ore 10 -14 Auditorium Seminario Ambisonics ICST di Zurigo
Ore 10 – 12 Sala A
Incontro con Bartlomiej Kominek (Accademia di musica di Cracovia)
Ore 12- 14 Sala A
Incontro con il compositore e fisarmonicista Olczak (Accademia di musica di Danzica)
Ore 17 Auditorium
Con la Fisarmonica
Concerto dell’ACCO Ensemble (quartetto di fisarmoniche del conservatorio)
Musiche di Rojko, Cage, Hosokawa, Bonilauri*, Olczak, Bellotti*, Tiensuu
Ore 19 Auditorium
Con il Pianoforte
Stefano Nanni sassofono
Bartlomiej Kominek, pianoforte
Musiche di Olczak, Tansmann, Milhaud
Intensa giornata con la presenza dell’ICTS, centro di studi tecnologici sul suono dell’Università di Zurigo, che qui ci propone la prima parte di un seminario sull’Ambisonic, sistema di spazializzazione tridimensionale del suono regolato da specifici algoritmi; due incontri con gli ospiti polacchi al festival; un primo concerto intorno alla fisarmonica con un interessante programma di musiche originali e improvvisazione collettiva; un secondo concerto da camera intorno al pianista Kominek con la presenza del giovane Stefano Nanni. Nei due concerti musiche del compositore fisarmonicista Olczak, ospite del festival.
MARTEDI’ 29 MAGGIO
Ore 10 -13 Sala A Masterclass di Emanuele Arciuli
Con ICTS di Zurigo
Ore 10 – 14 Auditorium
Seminario Ambisonics (conclusione) ICST di Zurigo
Ore 17 Soundscapes
Ore 19 Concerto de ICTS Zurigo
Seconda giornata dell’ICST di Zurigo con il prosieguo del seminario su uno dei più innovativi sistemi di spazializzazione del suono. Nel pomeriggio la dimostrazione con il concerto di Soundscape (paesaggi sonori) riprodotti da un impianto a 12 canali per una esperienza totalmente immersiva, a seguire il concerto finale.
Al mattino inizia la masterclass di pianoforte tenuta da Emanuele Arciuli, premio Abbiati 2011.
MERCOLEDI’ 30 MAGGIO
Con Emanuele Arciuli e Elio Martusciello
Ore 10 -13 Masterclass di Emanuele Arciuli
Ore 10-13 Masterclass di Elio Martusciello
Ore 17 Auditorium
Elio Martusciello e il Laboratorio di improvvisazione di musica elettroacustica
Ore 19 Auditorium
Concerto
Emanuele Arciuli, pianoforte
Musiche di Adams, Cage, Feldmann
Emanuele Arciuli conclude la masterclass con gli studenti, presentando un programma di musiche pianistiche americane di cui è uno tra i più importanti conoscitori e interpreti.
Al pomeriggio la performance di Elio Martusciello insieme agli studenti del Laboratorio di improvvisazione musicale del Conservatorio di Latina tenuto da Simone Pappalardo
GIOVEDI’ 31 MAGGIO
Con Cage
Ore 13 -15 Di Scipio seminario sulla realizzazione “Electronic music for piano” di J. Cage
Ore 19 Sala A
Concerto del duo Di Scipio/Longobardi
Musiche di Cage
Altro e più corposo omaggio a J. Cage quello che vede Agostino Di Scipio e Ciro Longobardi presentare il loro lavoro di realizzazione per l’esecuzione di “ Electronic music for piano” e l’esecuzione dello stesso, praticamente in prima italiana, in un vero e proprio duo pianoforte/live electronics.
VENERDI’ 1 GIUGNO
Con l’Elettronica
Ore 10 – 12 Masterclass di Mario Mary (Accademia Rainier III Montecarlo) su Acusmonium
Ore 12 – 14 incontro con Giorgio Nottoli (Conservatorio S. Cecilia)
Ore 15 Tavola rotonda: a cura del Cemat
Ore 17 Sala B Concerto elettronica
Video Vincenzo Core, Cipriani, Scagliola
Musiche di Tamburini (3 cl.), Delgado* (vla.), Jacob TV (clav.), Riccardi*, Giri (arp.) Rotili
(vcl.) De Simone (pfte)
Ore 19 Auditorium
Ritratti: Mario Mary, Giorgio Nottoli
Musiche di Mary, Nottoli*
Anche se già abbondantemente presente, l’elettronica qui è presentata nella sua complessità di posizioni. Due ritratti dedicati rispettivamente a Mario Mary, dell’Accademia di musica di Montecarlo, e Giorgio Nottoli, una delle figure più rappresentatrici del nostro panorama elettroacustico. Ma anche, al pomeriggio, con un concerto maratona di composizioni per strumento e voci ed elettronica, acusmatiche, video musicali, con alcune delle figure di rilievo e docenti di musica elettroacustica dei conservatori italiani.
Da MARTEDI’ 22 MAGGIO a VENERDI’ 1 GIUGNO
Con le Installazioni
Mostra presso la sede staccata
A cura di Simone Pappalardo
Opere di Carlo Caloro, progetto “quadratonomade” a cura di 100% periferia (Donatella Giordano, Simone Martinelli, Donatella Pinocci), Dario Sanfilippo, Alberto Timossi, Simone Pappalardo
Durante tutto il Festival è aperta la mostra di installazioni di SoundArt curata da Simone Pappalardo, che vede alcuni dei protagonisti della giovane scena di un’arte che si va sempre più diffondendo e che coniuga il momento musicale con quello visivo/scultoreo, declinandoli attraverso la ricerca e la sperimentazione scientifica.
Partendo dalle macchine sonore con intelligenza artificiale di Carlo Caloro, passando per la ricerca sul feedback e sui sistemi non lineari di Dario Sanfilippo, la soundart si fa portatrice di una nuova idea di comporre, che usa i suoni, ma anche lo spazio, la plasticità degli oggetti e l’interattività. In questa direzione va anche lo strumentoscultura proposto per il festival da Pappalardo – Timossi, una grande struttura risonante concepita appositamente per gli ambienti del conservatorio di Latina, che interagisce con lo spazio in cui è inserita.
Il Festival ospita quest’anno anche una importante selezione del progetto “Quadratonomade”, costituito di numerose opere multimediali in piccolo formato di noti artisti del panorama nazionale e internazionale.