Quartieri dell’Arte 2019
La XXIII edizione di Quartieri dell’Arte – il festival internazionale dedicato alla performance e alla drammaturgia collettiva contemporanea diretto da Gian Maria Cervo – si tiene a Viterbo e provincia.
Comunicato stampa
Scritture e riscritture tra attualità storia e mito. Torna il Festival dedicato alla drammaturgia polivocale, con gli esperimenti di scrittura e intellegenza artificiale del "Museo della Tragedia Perduta" e il progetto "EU Collective Plays!": James Bidgood, Michel Marc Bouchard, Chris Goode e i Fratelli Presnyakov, gli autori internazionali coinvolti.
La XXIII edizione di Quartieri dell’Arte - il festival internazionale dedicato alla performance e alla drammaturgia collettiva contemporanea diretto da Gian Maria Cervo – si tiene a Viterbo e provincia tra il 15 settembre e il 13 novembre 2019: due mesi di eventi che coinvolgono artisti e autori da tutta Europa, e non solo, per animare piazze, cortili, palazzi e anfiteatri da Bomarzo a Tuscania.
Il programma – che si apre sabato 15 prosegue il ciclo “Ricostruzione di una città” aperto nel 2017, e continua a sviluppare un dialogo vivo e originale tra attualità, storia e mito (dall’antico Egitto al mondo greco-romano ed etrusco), mescolando la polivocalità contemporanea, alla cultura classica e alle narrazioni tradizionali, secondo i principi del polyvocal playwriting. Si tratta di “una drammaturgia che vuole essere, come tutta questa edizione del Festival, un po’ palazzo enciclopedico, un po’ esperienza sorprendente.” – dichiara Gian Maria Cervo – “Un clash di diverse prospettive culturali, sociali e talvolta generazionali” - che riproducono la nostra esperienza di cittadini globali immersi costantemente in un oceano popolato da stili, registri e linguaggi radicalmente diversi tra loro.” Di questo oceano e di queste distanze, diventa metafora l’Ercole dei Fratelli Presnyakov, autori russi di origine iraniana rappresentati con successo nei più grandi teatri d’Europa (dal Teatro d’Arte di Mosca al Royal Court di Londra) e celebri sceneggiatori di grandi cineasti come Nikita Mikhalkov o Kirill Serebrennikov. Con la regia di Lidija Dedovic, porteranno in scena la fatica delle stalle di Augia tra le Scuderie Sallupara (o del Bramante) di Viterbo, il 21 settembre. “Il site-specific e il site-responsive rappresentano modi di declinare l’idea di unità di luogo” – spiega ancora il direttore artistico di QdA – “un’idea che si coniuga molto bene con la drammaturgia polivocale: in essa il luogo fisico resta quasi sempre lo stesso; sono la lingua e il linguaggio, lo speech genre – il genere di discorso, a portare lo spettatore in un altrove spaziale o temporale.”
Domenica 15 settembre la manifestazione si apre nel borgo di Bassano in Teverina con la Juliette di Twain physical dance theatre in cui la regista e coreografia Loredana Parrella, grazie ai testi di Aleksandros Memetaj fa rivivere la più grande storia d’amore di tutti i tempi, quella tra Romeo e Giulietta, in una nuova veste contemporanea e con un finale inaspettato. Tra il 17 e il 22 settembre torna in scena al Palazzo Orsini di Bomarzo L’uomo più crudele di Gian Maria Cervo che porta in scena la leggenda di Vlad Dracul e del suo Boiardo. Tra i personaggi coinvolti nel paradosso temporale che sostiene la storia, anche Virginia Woolf. Firma la direzione Gianluca Iumiento, giovane regista italiano da anni attivo nei maggiori Teatri Nazionali della Norvegia. Tra gli altri spettacoli in calendario a settembre, l’Offelia Suite di Luca Cedrola, con Viola Graziosi diretta da Graziano Piazza e le musiche di Arturo Annecchino (22 settembre, Bomarzo), e Io sono. Solo Amleto di Marco Cacciolla, testi originali di Lorenzo Calza, Michelangelo Dalisi, Letizia Russo (27 settembre, Viterbo).
Cuore del festival resta la presentazione delle produzioni transnazionali di drammaturgia collettiva scaturite dal progetto EU Collective Plays! co-finanziato dal Programma Creative Europe dell’Unione Europea. Segnaliamo in particolare il Narcissus di Gian Maria Cervo, Antonio Ianniello, Michel Marc Bouchard, Chris Goode, Alberto Bassetti e Anna Romano, ispirato leggendario cult movie ‘camp’ di James Bidgood. L’opera ha impegnato - attorno ai temi della creazione, del desiderio e dello scandalo ‘gender’ - autori di due continenti, in un lavoro di scrittura durato quasi due anni. Dopo l’anteprima al Macro di Roma, la scorsa primavera, debutterà a Viterbo (Ex Galleria Maralli) il 4 novembre, per la regia di Gabriele Paupini con la consulenza di Francesca Macrì (compagnia Biancofango), all’interno di un’imponente installazione firmata dal pittore tedesco Thomas Lange. Punta di diamante del progetto sarà la prima assoluta – il 12 novembre a Tuscania - di Freetime, un testo a sei mani firmato da Gian Maria Cervo e i Fratelli Presnyakov, Lo spettacolo, diretto da Pierpaolo Sepe, è ambientato nelle oscure atmosfere dell’economia turbocapitalista. La situazione ‘liquida’ dei lavoratori contemporanei - fatta di solitudini, bisogni e paure - e la materia oscura dell’universo - tra viaggi nel tempo e possibili mondi paralleli - diventano metafora l’una dell’altra, in un percorso che inizia con il crollo della Lehman Brothers, e abbraccia gli ultimi dieci anni della storia globale per raccontare il mondo erratico di oggi, sempre a un passo dalla caduta.
Museo Della Tragedia Perduta sarà il titolo di una nuova finestra che attraversa l’ultima parte del festival. E' uno spazio ibrido tra dramma e museo temporaneo, in cui opere d’arte visuale di oggi e di ieri, GIF, frammenti di testi classici non più esistenti in forma integrale e nuova drammaturgia si fondono secondo formule inedite, grazie a un gioco compositivo e performativo che cambierà forma ogni giorno. Tra gli allestimenti – nel poligono trasparente dello Spazio Pensilina di Viterbo – Tentato omicidio a Troia City di Antonio Piccolo, tratto dall’Alessandro di Euripide e diretto da Lino Musella (coproduzione QdA / Galleria Toledo, 23-28 ottobre), il Frinico di Simone Corso (produzione Nutrimenti Terresti) e il Lycurgus di Nevio di Vincenzo Manna, con Alessio Tessitore (Florian Metateatro), entrambi in scena dall’1 al 10 novembre.
Quartieri dell’Arte 2019 è stato realizzato con il sostegno di Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo- Direzione Generale Spettacolo dal Vivo, Regione Lazio, Comune di Viterbo, Fondazione Carivit, Comune di Bomarzo, Comune di Bassano in Teverina, Comune di Vitorchiano, Università degli Studi della Tuscia, Ianus, La Dramaturgie, GB EditoriA, Rinascimentiamo Gallery, Arci Viterbo, Egidio 17, Archeoares snc- Museo del Colle del Duomo, Promotuscia.