Quarto dialogo – Attorno a Lotto

Informazioni Evento

Luogo
PINACOTECA DI BRERA
Via Brera 28, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

Mar-Mer-Ven-Sab-Dom: 8.30>19.15 (chiusura biglietteria: 18.40); Gio: 8.30>22.15 (chiusura biglietteria: 21.40)

Vernissage
30/03/2017

DALLE 8.30 ALLE 22.15
(CHIUSURA BIGLIETTERIA 21.40)

INGRESSO GRATUITO

Biglietti

• € 10.00 intero; • € 7.00 ridotto; • gratuito giovedì 30 marzo 2017 e ogni prima domenica del mese; • € 2.00 tutti i giovedì 18.00>22.15; • € 3.00 ogni terzo giovedì del mese 18.00>22.15 in occasione di Brera/Musica

Artisti
Lorenzo Lotto
Uffici stampa
STUDIO LUCIA CRESPI
Generi
arte antica

La Pinacoteca di Brera presenta il nuovo quarto dialogo.
I ritratti di Lorenzo Lotto, di cui il museo possiede un’importante collezione, dialogano con un altro significativo ritratto del Lotto che fa parte di una istituzione sorella di Brera, anch’essa fondata da Napoleone nel 1807: l’Accademia di Venezia.

Comunicato stampa

Dal 30 marzo si terrà alla Pinacoteca di Brera un nuovo originalissimo dialogo tra capolavori della storia dell’arte: “Attorno a Lotto” metterà a confronto dipinti del museo con altri quadri “ospiti” continuando la tradizione dei dialoghi inaugurata dal nuovo direttore della Pinacoteca di Brera e Biblioteca Braidense James Bradburne.
Stavolta il dialogo ruoterà attorno a un solo autore: Lorenzo Lotto.

I dipinti della Pinacoteca di Brera Ritratto di Laura da Pola, Ritratto di Febo da Brescia, Ritratto di Gentiluomo con i guanti (Liberale da Pinedel) e Ritratto d’uomo di Lorenzo Lotto, tra i vertici della produzione dell’artista e tra i massimi raggiungimenti della ritrattistica rinascimentale dialogheranno con l’opera ospite di Lotto Ritratto di giovane gentiluomo (Cristoforo Rovero) che fa parte di una istituzione sorella di Brera, anch’essa fondata da Napoleone del 1807: l’Accademia di Venezia.
Oltre ai quattro dipinti di Lorenzo Lotto saranno ricollocati altri 8 dipinti della Pinacoteca a formare un vero e proprio “caleidoscopio di sguardi”. Come scrive nel suo saggio Maria Cristina Passoni curatrice della mostra con Francesco Frangi si tratta di “immagini che possiedono l’efficacia di biografie intime, alimentando nell’osservatore il desiderio di conoscere l’identità e le coordinate storiche dei personaggi che si offrono così confidenzialmente allo sguardo”.

Dialogo curato da Francesco Frangi e Maria Cristina Passoni.