Quel volo
All’interno dello spazio in esposizione Spore l’ultimo lavoro di Carlo Steiner mentre all’esterno il coreografo e danzatore Fabrizio Favale propone un frammento unico dalla sua tetralogia Invisible Season Traces Experiment.
Comunicato stampa
Casabianca presenta Quel volo, dialogo tra Carlo Steiner e Fabrizio Favale. All'interno, l’ex stalla riconvertita a spazio espositivo ospita Spore, l'ultimo lavoro di Carlo Steiner, appositamente realizzato per l'occasione, mentre all'esterno il coreografo e danzatore Fabrizio Favale propone un frammento unico dalla sua tetralogia Invisible Season Traces Experiment su cui l'artista ha iniziato a lavorare dal 2013.
Chino sul riprodursi selvatico di una natura invisibile laddove i passi affondano lenti nei varchi tracciati dagli stinchi umidi di scarpe inadatte. Non è il suo regno, lo è diventato. Il regno della vita nella sua più profonda solitudine e tenacia. È il bosco, ma poteva essere anche un fiume, un lago, un forno, una vetta, una rovina, una pentola di pomodoro sul fuoco. Lì dove le forme vitali non cedono, dove lo stupore non sarà mai esaurito.
Intrappolate, seppellite, imbalsamate sul vetro che le rende conoscibili le spore sono nude, portate allo scoperto, violate nel loro timido manifestarsi per essere portate altrove.
Quale dramma si consuma dietro ogni forma di esistenza, ognuna diversa, dispersa, lontana da quella che gli sta accanto. Quale dolcezza e commozione nel lento invecchiare di un solco, nel fremere potente di un alito. Quale umile imbarazzo nel sordo avanzare millimetrico.
Che invidia è ancora in grado di agitare quell'irriducibile autorità che risiede in ogni singolo essere di stirpe naturale.
ore 13: azione di Fabrizio Favale