Questioni di spazio
Questioni di spazio è il legante concettuale sotteso alle ricerche delle due artiste che presenteranno i loro lavori più recenti.
Comunicato stampa
Questioni di spazio è il legante concettuale sotteso alle ricerche delle due artiste che presenteranno, dall’8 al 30 maggio al Centro di documentaziome della ricerca artistica contemporanea Luigi Di Sarro, i loro lavori più recenti.
Marina Mentoni, nel campo della pittura, e Alessandra Porfidia, in quello della scultura, declinano infatti lo spazio dal punto di vista privilegiato delle arti visive nella comune consapevolezza che si tratta di una questione “originaria” della nostra esperienza del mondo.
Opere dunque che con diverse modalità espressive e poetiche offrono paesaggi dell’anima e ambientazioni di mondo frutto di un operare conciliante natura e cultura, capace di riannodare verso più vaste aperture il senso dell’esistere e dell’abitare poeticamente la terra.
Ed è questa la “bellezza” segretamente custodita nelle Campiture/ Cartografie di Marina Mentoni e nei Territori/Ambienti di Alessandra Porfidia, condensato di lavori complessi ma misurati e impeccabili che raccolgono esperienze trentennali di insegnamento e di scrupolosa ricerca rispettivamente presso le Accademie di Macerata e di Firenze.
Opere che vengono incontro allo spettatore con naturale semplicità per una degustazione estetica profonda, immersiva, il più possibile interattiva, senza filtri o mediazioni affinché rinasca la passione del sentire visionario che apre nuovi spazi ed orizzonti al nostro essere al mondo.
Marina Mentoni (Treia 1978) vive e lavora a Macerata. Ha studiato, tra gli altri, con Magdalo Mussio e si è diplomata in Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Macerata nel 1981, dove dall’a.a. 1989/90 è titolare del corso di Tecniche Pittoriche. Ha tenuto le sue prime mostre personali nella Galleria del Falconiere di Ancona (1984, 1989), al Centro Mascarella di Bologna (1985, 1987, 1990) e presso l'Unione Culturale Franco Antonicelli di Torino (1990). Ha esposto inoltre in gallerie e istituzioni pubbliche italiane, tra cui: Per mari e monti arte contemporanea (Macerata 1991, Chiesanuova di Treia 1995 e 1998, Civitanova Marche 2007 e 2009), Galleria Disegno di Mantova (1999, 2004), Palazzo Ducale di Camerino (1992), Basilica Palladiana di Vicenza (1993), Palazzo Lucarini di Trevi (1996, 1999), Ex Convento di S. Maria di Gonzaga (1998), Studio Mascarella e Palazzo dei Notai di Bologna (2000), Chiostro del Bramante di Roma (2000), Pinacoteca Comunale (2004), Fuorizona artecontemporanea (2006), Palazzo Buonaccorsi (2010) di Macerata, Forte Malatesta di Ascoli Piceno (2010), Mole Vanvitelliana di Ancona (2011), Villa Colloredo Mels di Recanati (2012), Spazio Lavì! di Sarnano (2013), e all'estero nella Werkstatt della Galerie EIGEN + ART di Lipsia (1991), a Berlino presso la Galerie caoc (1991, 1992, 1994) e al Kunstamt Kreuzberg/Bethanien (1997); alla Maclaurin Art Gallery di Ayr GB (1993); nella Galerie Schenker di Lucerna (1999); nella Galerie Ursula Huber di Olten CH(2003) e di Basilea (2008, 2009, 2010). Le sue opere sono state esposte in diverse edizioni dell'Arte Fiera di Bologna (Studio Mascarella, Per mari e monti), alla Kunst Zürich (Galerie Ursula Huber) e sono presenti in collezioni pubbliche e private. Tra i premi e riconoscimenti: 1991, Werkstipendium Stadt Leipzig, Galerie EIGEN + ART (Werkstatt), Leipzig, 1.08.1991 30.08.1991. 2008, DONNA E ARTE, Consiglio delle donne aperto, Sala Consiliare, Comune di Macerata, 8 marzo 2008. 2010, opera premiata, INOPERA 2010. SULLE ORME DI P. MATTEO RICCI, Palazzo Buonaccorsi, Macerata. Hanno scritto di lei D. Auregli, G. Balbis, P. Ballesi, B. Cantarini, L. Cataldo, C. Cerritelli, V. Coen, R. Cresti, L. Del Gobbo, S. Evangelisti, L. Gelmini, A. Ginesi, W. Guadagnini, T. Macrì, F. Orsolini, C. Petrelli, E. Pozzetti, S. Ricciardiello, R. Sauer, J. Schneider, M. Schüpfer, R. Siena, V. Tassinari, G. Teobaldelli, D. Trento, M. Wösthoff, M. Zanelli.
Alessandra Porfidia (Roma 1962) espone dagli anni ‘80. Artista, docente di Scultura, Coordinatore Erasmus e delle Relazioni internazionali dell'Accademia di Belle Arti di Firenze, ha insegnato a Brera, Milano, Sassari, Macerata. A Roma, dove risiede e lavora, ha insegnato presso la RUFA. Dal 1989 è membro del Centro Internazionale di Scultura ISC (U.S.A), e da dieci anni dell'organizzazione tedesca Sculpture-Network, due tra le più importanti organizzazioni internazionali nel campo della scultura. Nel 1998 è stata invitata dal Comune di Roma ad esporre negli spazi del Foro Boario. Nel 1999 ha tenuto la prima personale negli Stati Uniti, presso il Museo "Ann Norton Sculpture Gardens" di Palm Beach. Ha esposto inoltre in Egitto alla XI Biennale del Cairo, (2008), in Giappone, dove ha vinto il "Suntory Prize" alla Triennale di Osaka 1998 (la scultura vincitrice realizzata in acciaio è stata acquisita dalla Prefettura di Osaka per il Museo di Arte contemporanea), in Francia ha esposto nella mostra "Sculture sous le soleil d'Antibes" (2000), a Montauban (2001 e 2004), a Parigi (2012/13). In Italia ha vinto numerosi premi pubblici, e sue opere sono state acquistate dal MACRO-Museo di Arte Contemporanea di Roma, a seguito della partecipazione alla XII Quadriennale d'Arte italiana del 1997. Nel 1995 ha ottenuto il "Premio per la Scultura Fiumara-ARGAM", nel 2000 il Premio Internazionale "Arte Metro Roma", per cui ha realizzato un mosaico permanente in una stazione della metropolitana di Roma. Ha inoltre realizzato opere in spazi pubblici: Palazzo di Giustizia di Asti e di Frosinone, Motorizzazione civile di Roma e Casa Circondariale di Viterbo. Nel 2011 ha presentato il suo lavoro al X° Forum Internazionale di scultura presso il Guggenheim di Bilbao. Recentemente ha esposto a Tel Aviv, a Roma e a Firenze a Palazzo Medici Riccardi nella mostra INSide-End in Nation. Sue opere sono esposte a Roma presso la Galleria Edieuropa e lo Studio S Arte Contemporanea e sono altresì presenti in collezioni pubbliche e private come l’opera “Forma lirica” collocata presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università Roma tre, nella collezione della Tyssen Krupp a Terni e nel Giardino di Irene Brin a Sasso di Bordighera. Hanno scritto di lei critici illustri tra cui Lorenza Trucchi.