Questo spazio è già pieno

  • MAIIIM

Informazioni Evento

Luogo
MAIIIM
Piazza Dinegro 6, Genova, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
17/04/2023

ore 12

Generi
new media, festival

Rassegna d’arte multimediale “Questo spazio è già pieno”.

Comunicato stampa

In attesa dell’inaugurazione, il MAIIIM (Media Art III Millennium) apre le sue porte al pubblico con la rassegna d’arte multimediale “Questo spazio è già pieno”. Da lunedì 17 a sabato 22 aprile negli spazi di Piazza Dinegro 6, con lo sguardo sul Porto di Genova, incontri, mostre temporanee e laboratori porteranno i visitatori in un mondo parallelo, dove l’arte e il digitale sono protagonisti. Prenotazione obbligatoria alla mail: [email protected].

“Siamo abituati a percepire l’informazione come un pieno, con la sua impalpabile certezza: onde elettromagnetiche scandiscono terabyte di dati in transito, di misure possibili, di emozioni catturate da più telefoni posizionati in cerchi di 4 metri da GPS satellitare e identità precisate ma fittizie. Nei giorni dal 17 al 22 di aprile il MAIIIM vedrà apparire persone in grado di accendere questi pieni rendendoli evidenti, con un programma di attività aperte al pubblico. Un programma per condividere emozioni e sapere e esperienze di cultura attiva e partecipatoria”, spiegano l’ideatrice e direttrice del Centro, Virginia Monteverde, e il co-curatore della rassegna, Federico Bonelli.

Si inizia il 17 aprile con il talk di Tatiana Bazzichelli, “Disruption tra arte, attivismo e tecnologia”.
Cultura digitale e attivismo artistico e politico sono parte delle pratiche di rete su cui si basa il lavoro di Tatiana Bazzichelli sin dagli anni Novanta. Il suo percorso come direttrice artistica del Disruption Network Lab, e come curatrice presso il festival internazionale di arte e cultura digitale transmediale, ha cercato di sviluppare situazioni di confronto “autentico”, partendo dalle dinamiche relazionali come forma artistica. Riflettendo criticamente sul concetto di attivismo artistico, il lavoro di Bazzichelli si basa sulle pratiche di disruption e perturbazione lavorando su un duplice piano: smascherare i sistemi di potere e reinventare nuovi immaginari e pratiche critiche. Il nostro compito come studios* della cultura della rete, curator* ed espert* di arte e tecnologia è creare consapevolezza – capire che la tecnologia non è mai neutrale, ma rispecchia asimmetrie già esistenti a livello sociale e culturale. Nel 2014 Bazzichelli ha fondato il Disruption Network Lab, un programma di conferenze basato sul concetto di perturbazione dei sistemi artistici e tecnologici dall’interno, connettendo arte, attivismo, tecnologia e il concetto di whistleblowing (che verrà argomentato per esteso durante la presentazione). In che modo possiamo garantire alla scena che lavora sull’arte e la tecnologia e le culture digitali la giusta rappresentanza nel piano politico e culturale? Partendo dal percorso individuale di Bazzichelli dall’Italia a Berlino, questo intervento vuole presentare metodi, pratiche, e idee per generare cambiamento a livello culturale e politico partendo dalla costruzione interdisciplinare di reti, comunità e processi artistici aperti.

In mostra temporanea, per la durata dell’evento, un’opera seminale di arte digitale con una storia tutta italiana: TAPE MARK 1 di Nanni Balestrini. A portarcela, Emiliano Russo del Museo Interattivo di Archeologia Informatica di Cosenza: “Nel 1961 Nanni Balestrini, all’epoca ai suoi esordi letterari, penso’ di utilizzare un computer per ricombinare in modi nuovi ed imprevisti dei pezzi di differenti poesie di altri autori - spiega Russo - generando cosi’ un flusso di versi nuovi e sempre diversi. A questo evento, che ha avuto luogo nel Dicembre del 1961 nei sotterranei della Cassa di Risparmio delle Provincie Lombarde, in Via Verdi a Milano, assistettero anche Umberto Eco e il musicista Luciano Berio. A questo lavoro di Nanni Balestrini è stata dedicata una ricerca densa di spunti e di idee, culminata in un incontro con il maestro e in una ricostruzione, fedele nell'algoritmo e densa di spirito dell'opera, in mostra temporanea al MAIIIM di Genova.”

L’evento Questo spazio è già pieno sarà l’occasione per presentare l’opera Time Matters, donazione dell’artista tedesco Jan Kuck al centro MAIIIM. L’opera è una scritta luminosa al neon che fa parte di un progetto nato durante il periodo di chiusura dei luoghi della cultura in Germania per la pandemia. Time Matters è stata proposta in luoghi all’aperto in varie città tedesche e nel 2021 anche a Genova.

Il 19 aprile l’artista Leo Erken, olandese, presenta al MAIIIIM l’opera realizzata con Frieda Gustavs dal titolo Walzer, un’esperienza di realtà virtuale immersiva. Un viaggio nel tempo in un paesaggio fotografico virtuale attraverso storie che ruotano intorno ai diritti delle donne e alla prima ondata di femminismo durante la fine del XIX e l'inizio del XX secolo.

Il MAIIIM è un posto che aiuta a dare spazio alle idee, ma anche a dare voce alla città degli umani e alla sua struttura urbanistica, come pure alla sua struttura naturale. La voce del mare, della montagna e, ad esempio, dell’acqua, che se non ascoltata si fa sentire con la catastrofe. Bruno Latur, il sociologo divenuto filosofo, famoso per l’idea di Gaia e da poco scomparso, lo chiamava il parlamento delle cose.
Nel laboratorio tenuto da Paolo Bonelli, autore di CoScienza Ambientale, la voce della natura si trasforma in dato “sensibile” tramite un impressionante insieme di strumenti autocostruibili, messi in rete e mantenuti attivi come metodo di attivismo digitale, che possono farci sentire la voce di Gaia prima che esploda e aiutarci a capire i suoi argomenti. Sensori Geiger, di polveri fini, di acidità, pluviometri, sensori di frana e molti altri, tutti rigorosamente affrontati e costruibili con pochi soldi, si connettono a una grande rete-civica di coscienza. Il laboratorio di due giorni coinvolgerà gli artisti e gli smanettoni partecipanti a rendere sensibili questi dati in modo efficace, poetico e proprio del nostro tempo.

Dello stato dell’Arte Digitale ed in particolare dell’Arte realizzata con gli strumenti dell’Intelligenza Artificiale parlerà Ennio Bianco, curatore e critico d’arte. Egli presenterà il progetto La Maschera del Tempo, un’impegnativa opera audiovisuale realizzata, grazie alle tecnologie messe a disposizione dall’Intelligenza Artificiale, dai pluripremiati Mattia Casalegno per la parte visual e Maurizio Martusciello a.k.a. Mertrux_m per la parte sound. Si tratta di una produzione della Fondazione Giorgio Cini di Venezia che narra il mito del Minotauro, di Minosse, di Pasifae e di Dedalo. La narrazione audio-visuale nell’epoca della AI art verrà poi ulteriormente approfondita attraverso la presentazione di alcuni spezzoni delle opere di Glenn Marshall, che con “The crow”, ha ricevuto il premio a Cannes per il miglior short film 2022, di Rashaad Newsome e di March Heriche , che rispettivamente con “Being” e “Absence”, sono stati premiati ad Ars Electronica di Linz 2022.

Ma se lo spazio vuoto è pieno, come si sta strutturando? Il processo è centrale, e composto di elementi strategici di interesse estremo per la sostenibilità dei processi artistici da un lato e la organizzazione documentale che un centro d’arte deve avere nella sua struttura. Parleremo nel tempo molto di ciò, e per cominciare parleremo della firma digitale dell’opera d’arte e della sua trasformazione, di come abbiamo concepito la collezione permanente del MAIIIM e degli esperimenti con la tecnologia degli NFT in un incontro aperto moderato da Federico Bonelli.

La rassegna si concluderà il 22 aprile con una giornata aperta alle comunità attive del territorio, che hanno le mani e/o il cuore in pasta nell’immateriale digitale che già riempie il nostro spazio. In questa occasione sarà presentato il tavolo touch immersivo di SPX Lab, Ta.Bi personalizzato per l’opera dell’artista Michelangelo Pistoletto Il Terzo Paradiso. Ta.Bi è stato inserito nel contesto della mostra permanente della Fondazione Pistoletto, con lo scopo di favorire la fruizione di opere e contesti d’arte e cultura attraverso tecnologia e applicazioni innovative.

La rassegna, promossa da Art Commission Aps, è realizzata con il supporto della Camera di Commercio di Genova e la collaborazione del Goethe Institut Genua.

PROGRAMMA
17 APRILE Lunedì
h 17 opening questo spazio è già pieno
exhibition
Emiliano Russo Tape Mark 1 di Nanni Balestrini
Jan Kuck Time Matters
h 18 talk – Tatiana Bazzichelli Disruption tra arte, attivismo e tecnologia

18 APRILE Martedì
h 18 talk – Federico Bonelli NFT la costruzione di una collezione digitale di originali

19 APRILE Mercoledì
h 20 exhibition – Leo Erken and Frieda Gustavs Walzer

20 APRILE Giovedì
h 10 workshop – Paolo Bonelli Coscienza Ambientale parte I
h 18 talk – Ennio Bianco La narrazione audio-visuale nell’epoca della AI art
Proiezione “La Maschera del Tempo” di Mattia Casalegno e Maurizio Martuscello. Produzione Fondazione Giorgio Cini

21 APRILE Venerdì
h 10 workshop – Paolo Bonelli Coscienza Ambientale parte II
h 18 workshop – Esposizione dei lavori
22 APRILE Sabato
h.11 open day Il network digitale in Liguria
h 19 finissage questo spazio è già pieno

Prenotazione obbligatoria, per informazioni e per prenotare scrivere a:
[email protected]
maiiim.it

MAIIIM piazza Dinegro 6, Genova
MM Dinegro