Qui c’è il fuoco di Bacco
La Mostra proporrà ai visitatori una raccolta di vasi figurati, il cui filo conduttore sarà il vino, dal suo ruolo pratico sulla tavola degli antichi e nelle attività rituali, fino ai miti che lo riguardano. Grande protagonista sarà in questo senso la figura del dio Dioniso.
Comunicato stampa
Profumo di Expo in Etruria Meridionale, con l'inaugurazione delle prime tre mostre in cui riscoprire gli Etruschi nel loro rapporto con il cibo, il banchetto, i frutti buoni della terra.
Al Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia, mercoledì 13 maggio alle 17 aprirà al pubblico la mostra Nettare e ambrosia. Il cibo degli Dei, dove il miracolo delle stagioni, la benedizione del buon raccolto, la conquista delle tecniche di lavorazione appaiono come doni preziosi, sotto la protezione degli Dei. Poseidone dio degli abissi, Eracle signore del sale, Hermes re dei commerci, Demetra protettrice della terra fertile, Dioniso dio del vino e le Ninfe, simboli della natura generosa e lussureggiante, richiamano con la loro immagine lo sforzo dell'uomo nel domare le misteriose forze della natura.
Seguirà, giovedì 14 maggio, alle 11, l'inaugurazione, al Museo Nazionale Cerite, di "Qui c'è il fuoco di Bacco". L'antico vino di Caere: un viaggio inebriante, in compagnia di Dioniso, dio del vino nel segno della prelibata bevanda, così cara agli Etruschi.
I preziosi oggetti del Museo saranno i narratori, speciali, di una storia, accompagnati dai motti arguti di scrittori antichi che hanno dedicato i loro versi al vino. Anfore venute da lontano cariche del prezioso nettare, pregiati servizi da tavola, scene di banchetto e immagini di comica ebbrezza ci parleranno dell'amore degli Etruschi per questa bevanda splendida e spietata.
Lo stesso giorno, alle 17, sarà la volta di Acqua divina. Pyrgi e gli Dei venuti dal mare a Santa Severa, Antiquarium di Pyrgi, dove il più famoso santuario etrusco e il suo matrimonio indissolubile con il mare che lo fronteggia saranno protagonisti di un racconto che renderà concreti gli aspetti invisibili e sfuggenti del culto -i riti, le cerimonie, le preghiere-, dando un volto a una religiosità antica che ha abitato per secoli un luogo speciale di fronte al mare.
Le tre iniziative sono solo un assaggio della straordinaria mostra diffusa che colorerà tutti i musei dell'Etruria meridionale per il periodo di Expo 2015, nel segno di Experience Etruria.
Experience Etruria non è un progetto, ma un'esperienza multisensoriale. Promossa dalla Soprintendenza Archeologia del Lazio e dell'Etruria Meridionale, in collaborazione con le città di Viterbo, Orvieto e altri quindici piccole e grandi realtà comunali, Experience Etruria nasce proprio per valorizzare l'antica terra degli Etruschi, quel territorio generoso tra mare e colline, con un cuore ben delineato tra gli ultimi lembi meridionali della Toscana e il corso del fiume Tevere a includere parte del Lazio e dell'Umbria.
Itinerari speciali tra cultura e natura -dedicati all'acqua, al vino, al sale, all'olio, al grano, e ai prodotti dei boschi- e mostre diffuse nei musei del territorio, modellate sui diversi ingredienti che nutrivano il corpo e lo spirito degli antichi Etruschi compongono così, come singole pennellate di un unico quadro, uno scenario sorprendente in cui l'antico e il moderno si fondono in una meravigliosa alchimia.