Rachele Palladino – Mi-Mi
prima mostra personale di Rachele Palladino, dal titolo Mi-Mi. Disegni, rotoli, MoneyBox, registrazioni vocali, un arazzo e una installazione in cemento. L’esposizione, a cura delle titolari Astrid Narguet e Lucilla Stefoni, si inscrive nel nuovo corso intrapreso dalla galleria – specializzata in artisti contemporanei cinesi di cui diffonde il lavoro in Italia ed Europa – interessata oggi ad aprire una più intensa comunicazione tra i due continenti, rappresentando anche artisti italiani, sia da noi che in Asia.
Comunicato stampa
La GALLERIAOTTO presenta la prima mostra personale di Rachele Palladino, dal titolo Mi-Mi: disegni, rotoli, MoneyBox, registrazioni vocali, un arazzo e una installazione in cemento. L’esposizione, a cura delle titolari Astrid Narguet e Lucilla Stefoni, si inscrive nel nuovo corso intrapreso dalla galleria – specializzata in artisti contemporanei cinesi di cui diffonde il lavoro in Italia ed Europa – interessata oggi ad aprire una più intensa comunicazione tra i due continenti, rappresentando anche artisti italiani, sia da noi che in Asia.
Mi-Mi in cinese significa segreto. Mi-Mi ha un suono giocoso, infantile ed enigmatico, elementare come sono elementari i motivi che si ripetono in ciascun disegno di Rachele Palladino. La mostra presso la GALLERIAOTTO è la prima occasione per rileggere la sua vastissima produzione, della quale sono presenti esempi di tutte le serie finora affrontate, assieme ad alcune sperimentazioni realizzate appositamente per l’evento (registrazioni vocali, tapestry e oggetti in cemento). La particolarità risiede nella volontà di creare un’occasione corale, dove la propria mano (voce, idea) si confonde con quella di amici, colleghi, tutti coloro che hanno aiutato nella realizzazione del progetto. Il pubblico stesso, con le MoneyBox, viene inserito nell’opera, collaborando a chiudere questo circolo dello scambio e del dono, dove il potenziale creativo sboccia dall’apporto di tutti. Il nucleo centrale è composto da oltre venti carte di medie dimensioni, un rotolo di dieci metri per ottanta centimetri e due grossi “quadri” (carta intelata) da due metri per uno e mezzo di lato. Nei più piccoli emergono soprattutto storie, personaggi affaccendati nei crucci, incombenze, scontri quotidiani. Sulle grandi dimensioni scompare qualsiasi riferimento figurativo e si compie quella che l’artista definisce una fusione con la linea: la scrittura, da caotica e “incisa”, diviene calligrafica, accattivante, sinuosa; parole come figure, parole come cocci di realtà da ingentilire. È in questa linea che si anestetizzano i dolori, cercando di essere felice gratis.
Il lavoro di Rachele Palladino ruota attorno alle tensioni dell’esistere contemporaneo, organizzando frammenti di immaginari salvifici. Ricuce gli strappi della società con il gesto ossessivo di un filo, una trama che si ripete in infinite minuscole varianti su centinaia, centinaia di fogli e carte. Non “grandi temi” ma l’esserci al mondo, di cui svela incoerenza e frammentarietà, dove l’unica certezza risiede nell’essere legati in un’unica entità, persone spazio cause effetti. Con solo due, massimo tre penne e pennarelli Rachele Palladino mette in scena l’attitudine tipicamente femminile della cura, progettando armonia per mezzo del segno, dando luogo al tenace sforzo di trasformare ogni esperienza in significato, con forza, grazia e leggerezza.
Info:
Mi-Mi di Rachele Palladino
Mostra personale: inchiostri su carta, ambiente sonoro, installazione
A cura di: Astrid Narguet e Lucilla Stefoni
FINISSAGE: giovedì 4 giugno ore 18.30
Performance sonora di Luca Spagnoletti
Regia vocali Lucilla Stefoni
Voce live Mi-Mi: Cristina Moglia
Recital poesia: Astrid Narguet
VjSet Kiwido-Federico Carra
Interpreti: Katia Flacco, Barbara Mautino, Luca Ibisco
Immagini Mi-Mi: Kathrin Ziegler
Performance di Andrea Cosentino
estratti da Not here not now