Rafael Y. Herman – Esse

Informazioni Evento

Luogo
FONDAZIONE SANT'ELIA
Loggiato San Bartolomeo Corso Vittorio Emanuele, 25 , Palermo, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

martedì - domenica 9 | 20

Ultimo ingresso ore 19. Lunedì chiuso

Vernissage
22/04/2022
Biglietti

5 euro / ridotto 4 euro Scuole ingresso libero

Patrocini

Patrocini: Ministero della Transizione Ecologica

Comune di Palermo | Città Metropolitana

Con la collaborazione di: Fondazione Teatro Massimo

Università degli Studi di Palermo

Media Partner: Whitewall– SKY Arte

Artisti
Rafael y Herman
Uffici stampa
MLC COMUNICAZIONE
Generi
arte contemporanea, personale

Fondazione Sant’Elia a Palermo ospita il nuovo progetto di Rafael Y. Herman che ritorna in Italia dopo la grande mostra al MACRO di Roma di cinque anni fa.

Comunicato stampa

Luoghi vergini, genuini, liberi. Dove la luce non è una lama e non condiziona la visione, dove la mancanza si può leggere come una lavagna incorrotta. E’ stato stimato che l'83 per cento delle persone nel mondo vive sotto cieli inquinati dalla luce, che 1/3 non vedrà mai la Via Lattea: con Rafael Yossef Herman [Be’er Sheva, 1974] l’oscurità diventa una tela e, nello stesso tempo, un monito per la salvaguardia dell’ambiente perfetto, un messaggio di sostenibilità che sgorga dalla sua ricerca artistica negli ultimi 15 anni. Herman ha sviluppato un metodo che usa il buio come fonte di luce, utilizzando la fotografia come supporto. E che proprio per questo, ha portato a un’attenzione più importante verso l’inquinamento luminoso: quelle di Herman, sono opere concettuali alla ricerca di realtà assoluta, scarnificata, non adulterata. In Italia tra i pochi siti in cui c’è un’oscurità naturale ci sono Valle d’Aosta e le Madonie, in Sicilia, non contaminate dall’inquinamento luminoso: la speranza parte da qui. E’ nata così ESSE – nella visione grafica, una grande S rovesciata in orizzontale, lettera che richiama l’Isola, ma anche il segno incompleto dell’Infinito, uno sguardo diverso sul soggetto - esposizione che si inaugura con un midnight vernissage alle 00.00 del 22 aprile alla Fondazione Sant’Elia di Palermo dove resterà due mesi, anticipando le prossime esposizioni a New York, Stoccolma e New Delhi.

Dopo una pausa di due anni, Rafael Y. Herman ritorna con una grande personale a Palermo sulla scia del suo ultimo progetto, ancora in corso: l’artista è partito alla ricerca di luoghi selvaggi, remoti, siti non inquinati dalla luce, lontani da centri abitati, grandi o piccoli: cime di montagne, isole più piccole, mare, luoghi comunque vergini, una Sicilia del tutto inedita, invisibile tramite l’occhio nudo carico di immagini del quotidiano. Soltanto in questi luoghi – che divengono sempre più introvabili – Herman riesce a trovare le condizioni per far nascere le sue opere.

La mostra alla Fondazione Sant’Elia è patrocinata dal Ministero della Transizione Ecologica, dal Comune e dalla Città Metropolitana di Palermo; specifici appuntamenti sono organizzati in collaborazione con la Fondazione Teatro Massimo e l’Università degli Studi di Palermo.

Il piano nobile del seicentesco Palazzo Sant’Elia accoglie una selezione di opere che racconta lo srotolarsi della visione di Herman, immergendo il pubblico in sensazioni simili a quelle che l’artista vive durante il suo processo creativo: pezzi inediti, e altri già esposti in varie sedi museali o parte di collezioni private. A questi si aggiungerà, come ultimo episodio della narrazione, la serie site-specific di opere realizzate in Sicilia: è la prima volta che l’artista ha un rapporto con l’isola, ma è anche la prima volta che lega le sue opere ad un luogo individuabile, finora ha sempre lavorato su siti e dimensioni a-temporali e a-spaziali, inseguendo un linguaggio artistico comune.

Durante ESSE, Rafael Y. Herman continuerà a creare nuovi lavori che andranno ad integrare e modificare la mostra durante il periodo; un crescere dell’esposizione che va di pari passo con il desiderio dell’artista di creare consapevolezza sul tema dell’inquinamento luminoso e indurre al cambiamento. Sarà anche lanciata un mese prima una Call per coinvolgere il pubblico a cui verrà chiesto di segnalare luoghi dove l’inquinamento luminoso è assente. Durante la mostra, verrà organizzato un public program a più voci, declinato su arte, musica, tematiche ambientali e dialoghi con il territorio.

E’ un dialogo profondo e impalpabile quello di Rafael Y. Herman con l’invisibile, con un mondo che non ha bisogno dell’uomo, e questa è probabilmente la prima certezza dell’artista: uno scatto coraggioso e solitario. La luce nasconde la realtà, non la mostra: l’oscurità possiede una sua vita, è un processo autonomo che delinea contorni che si potevano soltanto immaginare. Nasce così una dimensione nuova, sospesa, immemore del tempo e dello spazio attorno.

Rafael Yossef Herman attualmente vive a lavora a Parigi.